Il governatore Schifani ricorda le vittime della strage di mafia, tra le più cruente del secondo Dopoguerra.
La Regione Siciliana, nella persona del governatore Renato Schifani, ricorda le vittime della strage di Ciaculli nel giorno del 60esimo anniversario.
Esattamente 60 anni fa, il 30 giugno 1963, Cosa nostra portava a termine l’attentato in cui persero la vita 4 uomini dell’Arma, due dell’esercito e un sottufficiale della polizia, che erano intervenuti nella borgata agricola palermitana in seguito alla segnalazione della presenza di un’autobomba.
Strage di Ciaculli 60 anni fa, Schifani ricorda le vittime
“La Sicilia intera non dimentica il sacrificio di sei servitori dello Stato vittime della violenza stragista della mafia e ne onora, con gratitudine, la memoria. Il ricordo di quanti sono caduti combattendo Cosa nostra è un monito perenne per le istituzioni e per i cittadini a operare a difesa dei valori della legalità che sono presupposto essenziale per l’affermazione della democrazia e di un sano e diffuso sviluppo economico e sociale”.
Così si è espresso il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in occasione del sessantesimo anniversario della strage di Ciaculli in cui morirono per l’esplosione di un’autobomba collocata dalla mafia Mario Malausa, Silvio Corrao, Calogero Vaccaro, Eugenio Altomare, Mario Fardelli, Pasquale Nuccio, Giorgio Ciacci. Alla cerimonia di commemorazione era presente, in rappresentanza del presidente della Regione, l’assessore Alessandro Aricò con il gonfalone regionale e un picchetto del Corpo forestale.