Superbonus, il sindaco di Siracusa scrive al governo nazionale - QdS

Superbonus, il sindaco di Siracusa scrive al governo nazionale

Luigi Solarino

Superbonus, il sindaco di Siracusa scrive al governo nazionale

giovedì 30 Dicembre 2021

Il primo cittadino è intervenuto sui vincoli imposti per le case costruite in zone di interesse paesaggistico: assurdo impedire di ricostruire non ricalcando fedelmente sagome e prospetti esistenti

SIRACUSA – Il sindaco del capoluogo, Francesco Italia, ha inviato una lettera al governo nazionale, alla Regione e all’Anci (Associazione italiana comuni italiani), avente per oggetto i vincoli imposti alle case costruite in zone di interesse paesaggistico e non storico-architettonico e che impediscono di fatto ai proprietari di godere del superbonus edilizio. La missiva è stata indirizzata: ai ministri della Cultura, Franceschini, delle Infrastrutture, Giovannini, e del Sud, Carfagna; al presidente della Regione, Nello Musumeci; ai presidenti di Anci nazionale e Anci Sicilia, Antonio De Caro e Leoluca Orlando.

La lettera è stata recapitata per conoscenza anche al presidente del consiglio e al ministro della Transizione ecologica.

“Una questione dal 7 ottobre 2020 impedisce a migliaia di famiglie in tutta Italia di beneficiare del superbonus edilizio – scrive il primo cittadino – e, contemporaneamente, priva ampie porzioni del territorio del nostro Paese dell’occasione irripetibile di riqualificare sotto il profilo sismico, energetico ma anche architettonico, zone di grande pregio paesaggistico ma segnate dall’abusivismo e dall’assenza di pianificazione urbanistica e cultura architettonica degli anni sessanta e settanta. Zone costiere o di campagna che lambiscono paesaggi incontaminati, in cui il boom economico ha armato la mano inconsapevole dei nostri nonni o dei nostri genitori e che oggi sono, giustamente, sottoposte a vincoli paesaggistici, sono per lo più caratterizzate da un tipo di edilizia spontanea, villette mono o bifamiliari, prive di alcun valore architettonico, storico o culturale”.

“Il vincolo riguarda, ovviamente, il contesto paesaggistico e mai gli edifici in sé, – aggiunge il sindaco Italia – tanto è vero che in sede di ristrutturazione edilizia, sulla base di un parere obbligatorio della Sovrintendenza, è possibile, per lo più, variare sagome e prospetti degli edifici. In alcune delle aree in questione, ove il Prg lo consenta, è attualmente persino possibile costruire nuove abitazioni, sempre sulla base di una valutazione e del parere della Sovrintendenza”.

Il sindaco Italia definisce “incomprensibile” la “interpretazione restrittiva del Mibact” secondo la quale, per godere del superbonus per l’adeguamento sismico ed energetico, i proprietari che demoliscono debbano ricostruire ricalcando fedelmente sagome, sedimi e prospetti e, dunque, riproponendo “lo stesso scempio architettonico che, in anni fortunatamente lontani, ha mortificato alcune zone delle nostre città”.

Per il primo cittadino aretuseo, tutelare il paesaggio dovrebbe significare stimolare i proprietari di edifici in aree prive “di vincolo storico culturale, a ricostruire, rigenerandoli sotto il profilo sismico, energetico e ambientale in senso ampio, perché si reinseriscano e configurino in maniera armonica nel contesto in cui sono inseriti”.

“Impedire la rigenerazione complessiva delle aree di interesse paesaggistico o ai proprietari di quelle costruzioni di beneficiare delle attuali agevolazioni fiscali – conclude il sindaco Italia – sembrano effetti non voluti né compatibili con lo strumento del superbonus, tanto più in quanto qualunque tipo di intervento edilizio resterebbe vincolato al controllo e all’autorizzazione preventiva delle locali sovrintendenze”.

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