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Torna l’ora legale, sarà per sempre? Petizione per mantenerla permanente

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Torna l’ora legale, sarà per sempre? Petizione per mantenerla permanente

Redazione  |
lunedì 20 Marzo 2023

In 6 settimane sono state raccolte oltre 280mila firme

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo tornerà l’ora legale, con le lancette degli orologi che alle 2 andranno spostate un’ora in avanti. Nell’attesa della nuova misura, è più che mai aperto il dibattito tra chi è favore del sistema attuale, con l’alternanza ora solare/legale, e chi chiede mantenere l’ora legale in modo permamente.

Risparmi in bolletta

In tal senso è stata promossa una petizione online dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima), insieme a Consumerismo No Profit. In appena 6 settimane, secondo i dati forniti da Sima, sono state raccolte oltre 280mila firme da parte dei cittadini italiani. Sulla base delle attuali tariffe elettriche, l’introduzione permanente della misura produrrebbe in Italia risparmi diretti in bolletta per oltre 380 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per 720 milioni di kwh.

Sima: “Bollette più ‘leggere’ e positive ricadute sull’ambiente”

“Chiediamo alll’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni di adottare l’ora legale in modo permanente – spiega Società italiana di medicina ambientale – , misura che oltre ad alleggerire le bollette degli italiani avrebbe positive ricadute sull’ambiente con una riduzione di immissione in atmosfera di 200mila tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti a quella assorbita dai 2 ai 6 milioni di alberi, sulla sicurezza con un netto calo dei reati e dei costi sociali ad essi correlati, sulla salute”.

I disturbi del ritmo circadiano

“L’abbandono del doppio cambio orario annuale – prosegue la riflessione di Sima – , farebbe cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa”.

Il parere delle associazioni

“Siamo ormai a numeri da proposte di Referendum Popolare – hanno spiegato il presidente Sima, Alessandro Miani, e il Presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele, in occasione del passaggio all’ora solare dello scorso 29 ottobre – . A questo punto non escludiamo di percorrere formalmente questa strada, dato che è stata varata la piattaforma digitale per la sottoscrizione dei Referendum abrogativi dal Governo Draghi. Sima e Consumerismo No Profit hanno dato voce agli italiani, fornendo elementi scientifici per una completa valutazione dell’impatto di questa misura, peraltro già attuata durante i periodi bellici e di crisi energetica, che risulta semplice, a costo zero e in grado di contribuire al superamento del difficile momento economico che il Paese si appresta ad attraversare – hanno precisato Miani e Gabriele – . Oltre al risparmio energetico, che col crescere dei prezzi del gas è passato da stime di 500 milioni l’anno basati sui dati TERNA ad oltre 2 miliardi e mezzo di euro per il solo 2023, si aggiungerebbe un taglio di emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.

Ora legale, quando spostare le lancette in avanti

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo dovremo spostare le lancette degli orologi avanti di un’ora, dalle 2 alle 3. Questa operazione, che avviene in automatico su smartphone e dispositivi collegati ad internet (orologi digitali), deve essere fatta sugli orologi da parete o su quelli da polso. Il ritorno dell’ora legale, se non ci saranno cambiamenti, resterà in vigore fino alla fine di ottobre.

La richiesta di abolizione dell’ora solare

Da tempo si parla di abolire il cambio dell’ora. A chiedere all’Unione europea di rinunciare all’ora solare sono stati soprattutto i Paesi nordici, secondo cui spostare le lancette un’ora avanti prima dell’estate e un’ora indietro prima dell’inverno, causerebbe alcuni problemi allo stato psico fisico delle persone e alla salute. Tra il 4 e il 16 agosto 2018 la Commissione Europea ha svolto sul sito una consultazione pubblica su questo tema. Agli utenti si chiedeva se, nel caso di abolizione del cambio orario, mantenere o meno sempre l’ora solare o quella legale. Le risposte furono 4,6 milioni, il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica. La decisione definitiva però non è mai più stata presa. Dunque si suppone che quella del 26 marzo non sarà l’ultima volta che in Italia cambieremo l’ora.

Cambi d’umore legati al cambio dell’ora, come fare

I cambi di orario possono comportare effetti sia sulla salute che sull’umore delle persone. Spesso questo finisce per causare irritabilità e, nel peggiore dei casi, può arrivare a indurre episodi di depressione. Per affrontare al meglio i nuovi ritmi è possibile aiutarsi trascorrendo qualche ora all’aria aperta, magari facendo esercizio fisico.

Quando è entrata in vigore?

In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo.

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