Tram Palermo, brusco stop in Consiglio, una sfida a Orlando - QdS

Tram Palermo, brusco stop in Consiglio, una sfida a Orlando

Gaspare Ingargiola

Tram Palermo, brusco stop in Consiglio, una sfida a Orlando

sabato 27 Novembre 2021

L’Aula ha finalmente approvato il Piano triennale delle opere pubbliche 2020/2022, ma ha stralciato la linea A che passa da via Liberta. Già traballante l’asse Movimento 5 stelle-Pd

PALERMO – Dopo settimane, anzi mesi, di polemiche il Consiglio comunale ha approvato il Piano triennale delle Opere pubbliche 2020/2022, ma la vera notizia è un’altra. Un emendamento a firma Giulia Argiroffi e Ugo Forello del gruppo Oso ha stralciato dal progetto del tram la linea A che passa da via Libertà: 21 i voti a favore dell’emendamento, nove contrari e tre astenuti.

Oltre al gruppo Oso, hanno detto “Sì” tutto il centrodestra (assente Forza Italia), +Europa, Sicilia Futura e Italia Viva. Ma il dato politico è l’astensione del M5S: se, da una parte, in più di un’occasione i 5 stelle avevano già espresso forti perplessità sull’opera e perfino sull’iter burocratico, dall’altra, proprio in queste settimane i pentastellati stanno tentando di ricostruire, in vista delle prossime elezioni comunali, l’alleanza giallorossa con il Pd e il sindaco Leoluca Orlando, che, al contrario, del tram ha fatto una delle sue bandiere.

L’astensione pentastellata non ha sovvertito di certo l’esito del voto, tuttavia ha evidenziato tutte le difficoltà di un’alleanza con un sindaco del quale i 5 stelle sono stati fieri oppositori per quattro anni. Ancor più difficile sarà far rientrare la frattura con la sinistra, il partito di governo che più si è speso in questi anni a sostegno delle politiche dell’Amministrazione sulla mobilità sostenibile e che ha gestito la relativa delega tramite l’assessore di riferimento, Giusto Catania.

Ma che ripercussioni avrà il voto d’Aula? Poche o nulle sul Piano in sé, visto che l’elenco annuale 2020 è ampiamente scaduto, anche se adesso, quantomeno, il Consiglio potrà votare il Piano triennale successivo 2021/2023, tra l’altro ad anno quasi finito. Anche la linea A non è stata eliminata ma semplicemente stralciata e potrebbe essere reinserita nel Piano 2021.

Gli uffici però sono preoccupati: stralciare una linea costringerà i tecnici a rivisitare i progetti con il rischio di non rispettare la deadline del 31 dicembre 2022 e di conseguenza perdere oltre settecento milioni di euro di finanziamenti, oltre a dover restituire un anticipo di 19 milioni. Una possibilità respinta in ogni caso con forza dai fautori dell’emendamento. “Nessuno – ha scritto su Facebook Ugo Forello – ha bloccato un passaggio fondamentale di sviluppo della città se non questa Amministrazione attiva e i suoi uffici, che dal 2017 a oggi non sono riusciti a concludere un iter che andava definito, e bene, molto, molto prima. Infatti tutte le somme destinate al tram per le tratte A, B e C (198 milioni) non sono mai state impegnate a causa di un progetto presentato dal raggruppamento che si è aggiudicato la fase della progettazione, che è stato sostanzialmente e fortemente criticato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, prima, e dall’Ente di controllo, dopo. I rilievi non solo sono molto pesanti ma evidenziano diverse mancanze e inadempienze su cui l’Amministrazione non ha vigilato, nonostante al raggruppamento di progettazione siano stati anticipati negli anni ben 14 milioni di euro. Inoltre è bene precisare che non abbiamo eliminato l’opera dal Piano triennale, le somme per il tram sono rimaste sia nell’elenco annuale 2020, sia nel triennale, ma è stata stralciata (non cancellata o eliminata, ma semplicemente e momentaneamente messa da parte) la linea A. Tutto ciò, per quello che mi riguarda, in assoluta coerenza con il programma del M5s con cui sono stato eletto in Consiglio comunale”.

“Infine – ha concluso Forello – una cosa è sotto gli occhi di tutti: l’inaccettabile ritardo con cui vengono presentati gli atti di programmazione nella città di Palermo, unica realtà dove l’elenco annuale delle opere pubbliche del 2020 è stato presentato a marzo del 2021 e di quello del 2021, ad oggi, ad anno quasi finito, non c’è traccia; il bilancio di previsione 2020 è stato presentato il 24 dicembre 2020 e, ancora, non abbiamo notizie di quello del 2021. Nessun finanziamento rischierebbe di essere perso se questa Giunta e i suoi uffici fossero capaci di vigilare sul proseguo dell’opera di progettazione e fossero in grado di presentare al Consiglio Comunale in tempi brevi l’elenco annuale 2021 con il triennale 2021-2023 e l’elenco annuale 2022 con il triennale 2022-2023”.

Festeggia la Lega: “Siamo molto soddisfatti – hanno detto i consiglieri Marianna Caronia e Igor Gelarda – per la bocciatura della linea A del tram, che avrebbe devastato via Libertà e via Roma. Una battaglia che conduciamo dall’inizio della consiliatura, non perché contrari all’idea del tram in generale, ma perché questo progetto avrebbe devastato la nostra città. Così per come strutturato, questo tram non è utile alla città, anzi rischia di danneggiarla pesantemente. Ora è finalmente chiaro che non si perderà nessun finanziamento, anzi si liberano risorse per il cui utilizzo metteremo nero su bianco idee e proposte utili alla città”.

Furibonda la reazione della Giunta, che in una nota congiunta firmata da sindaco e assessori ha minacciato azioni legali: “All’agitarsi trionfalistico che ha accompagnato questa scelta da parte di quanti hanno, con il loro comportamento, privato la città di un’opera indispensabile, ricordiamo il danno che hanno arrecato allo sviluppo di Palermo, alle attività economiche e alle opportunità di lavoro. Un atto di irresponsabilità politica che produce danni incalcolabili per la città e che l’Amministrazione comunale cercherà di limitare facendo valere la evidente illegittimità di questa scelta amministrativa in ogni sede competente. Siamo in presenza di una scelta palesemente illegittima anche per eccesso di potere e contraddittorietà”.

“È paradossale – hanno concluso i rappresentanti dell’Esecutivo – che tale scelta si ponga in contrasto con gli interessi della città, con l’utilizzo di risorse pubbliche e con i progetti e le scelte deliberate e approvate da tutti i governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi anni che hanno sempre deliberato e finanziato proprio questa specifica opera. Nessuno si illuda: questa opera si realizzerà e la prossima amministrazione avrà il privilegio di inaugurarla”.

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