Trasporti siciliani in tilt, Aricò: “Fatto il massimo” - QdS

Trasporti siciliani in tilt, Aricò: “Fatto il massimo”

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Trasporti siciliani in tilt, Aricò: “Fatto il massimo”

Michele Giuliano  |
sabato 05 Agosto 2023

La replica dell’assessore regionale dopo la richiesta del Movimento elettori consumatori di inviare un commissario nell’Isola.

Sono stati giorni d’inferno quelli in cui la Sicilia ha dovuto affrontare la crisi dei trasporti principalmente per la chiusura dell’aeroporto di Catania e il dirottamento dei voli in altri scali. Una emergenza che non sarebbe stata gestita bene secondo il movimento Mec (movimento elettori consumatori) e i comitati Vussia di Ragusa, Siracusa, Catania, tanto che hanno richiesto al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di proporre immediatamente al Consiglio dei ministri di commissariare l’intera struttura dei trasporti regionali.

La Sicilia sta perdendo fette di Pil

“La Sicilia sta perdendo fette importanti del proprio Pil a causa di lentezza e inadeguatezza del management dell’intero sistema dei trasporti siciliano, non solo quello aeroportuale – si legge in una nota delle associazioni coinvolte -. Il governo incarichi immediatamente un ufficiale militare che sistemi la logistica siciliana immediatamente. In gioco c’è il 15% del Pil siciliano. Ulteriori indugi getteranno la regione e i suoi cittadini in seria difficoltà”. Il costo di tutto ciò che è successo ricadrà, infatti, per forza di cose sulla filiera turistica e sulle imprese private, che stanno vedendo l’alta stagione perdere tantissime presenze.

“Le scuse a mezzo stampa – dicono ancora nella nota – non tengono conto che le imprese siciliane, le poche che riescono a sopravvivere, nonostante tutto, rischiano il fallimento per una serie di inadeguatezze. Prima che fallisca tutto, intervenga il governo. Occorre un commissario”.

Aricò: “Impossibile fare oltre”

La replica dell’assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Aricò, non si è fatta attendere: “Ma di cosa stiamo parlando? – dice Aricò – Più di quello che abbiamo fatto credo non si potrebbe”. L’assessore regionale ha sottolineato come abbia relazionato all’Ars, evidenziando come sia stato messo in campo un coordinamento che ha permesso di contrastare efficacemente la crisi dei trasporti collegata all’incendio che si è verificato all’aeroporto di Catania, tanto che oggi viaggiano da e per Catania circa 25 mila passeggeri al giorno. Sono stati inoltre immatricolati a tempo record 25 nuovi mezzi dell’Ast, e aumentate le corse dei treni su Palermo e Catania”.

“All’aeroporto di Trapani abbiamo registrato 156 mila presenze a luglio – continua Aricò – e rappresentano un record per lo scalo, e tutto nella massima sicurezza tanto che non si è verificato alcun incidente. Anche sui trasporti con le isole minori abbiamo ottenuto in seguito ad un incontro con i concessionari di far rimanere inalterati i costi dei biglietti. Preciso che noi come Regione rispondiamo degli aeroporti di Trapani e Lampedusa, dopodiché se il Mec ritiene si rivolga a Enac perché è l’ente che fa i controlli su tutti gli altri aeroporti, la Regione non ha alcuna competenza”.

Le richieste preoccupate e allo stesso tempo cariche di rabbia e di frustrazione del movimento Mec e dei comitati Vussia riguardano soprattutto lo scalo catanese e l’incendio che ha mandato in tilt l’Isola: “Vogliamo vedere gli attestati dei corsi di sicurezza e antincendio, e sapere chi li ha rilasciati. Il punto è: siamo sicuri che il lavoro sia stato svolto? Il resto sono chiacchiere. Noi lavoriamo ai risarcimenti dei passeggeri e, se sarà appurata qualche responsabilità, a far ottenere alle piccole imprese catanesi il giusto risarcimento”.

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