Un anno di Pelligra a Catania: progetti e ambizioni, storia - QdS

Un anno di Pelligra a Catania, dal trionfo in D all’esame in C. Progetti, idee e ambizioni

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Un anno di Pelligra a Catania, dal trionfo in D all’esame in C. Progetti, idee e ambizioni

Simone Vicino  |
sabato 24 Giugno 2023

Esattamente un anno fa, il 24 giugno 2022, il Comune assegnava ufficialmente a Rosario Pelligra le redini del nuovo Catania: ecco i primi 365 giorni dell’imprenditore siculo-australiano.

Un anno fa Catania ripartiva ufficialmente da Rosario Pelligra. Trecentosessantacinque giorni dopo il 24 giugno 2022, data nella quale il Comune di Catania scelse il gruppo guidato dall’imprenditore siculo-australiano per far ripartire il calcio nella città etnea, giunge al termine la prima annata della nuova era.

Pelligra e Catania, storia di un amore sbocciato sin da subito, rafforzato dal campionato straordinario disputato dalla formazione rossazzurra in Serie D, che giunge, adesso, alla riprova della Serie C.

Ross Pelligra e Catania, progetti e ambizione

Il primo anno a Catania di Pelligra si è dimostrato, dal punto di vista sportivo, un trionfo. Chiaro, il contesto – il Girone I di Serie D – non rappresentava certo uno scoglio insormontabile, ma il club rossazzurro ha saputo superarlo con forza, sicurezza e praticità: i numeri (promozione guadagnata con sei giornate d’anticipo, campionato chiuso con trentuno punti di vantaggio sulla seconda) stanno lì a dimostrarlo. Il primo obiettivo, l’immediato ritorno degli etnei tra i professionisti, è stato centrato. Ma adesso viene il bello (e il difficile).

L’esame Serie C

Il campionato di Serie C sarà il primo vero e proprio banco di prova reale per le ambizioni del Catania di Pelligra. Un torneo duro, ostico, che somiglia a una corsa contro il tempo: più prolunghi la tua permanenza in terza serie, più rischi di rimanere impantanato. È qui che il club rossazzurro dovrà dimostrare visione, agilità e idee chiare. La prima scelta del nuovo corso, della quale resta fermamente convinto Vincenzo Grella, è stata Luca Tabbiani. Un nome a sorpresa, forse non quello che si attendeva una piazza che adesso detiene aspettative molto alte sul futuro del club. “Abbiamo scelto Luca, oltre che per il suo talento, anche per le sue doti morali”, ha sottolineato Pelligra. Vincere ma con un occhio sempre vigile e attento sui conti: questa l’idea del presidente. Il concetto è quello di club sostenibile, più volte rimarcato in questi mesi.

Tra centro sportivo ed extra-calcio

L’impegno di Pelligra sul territorio, lo si è sempre sottolineato, ruota attorno al calcio e non solo. Nota la volontà del presidente rossazzurro di costruire un nuovo centro sportivo in città – al vaglio ci sono tre diverse aree con la scelta definitiva che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane -, una struttura che possa sviluppare al meglio il settore giovanile, tema nel quale Pelligra e Grella credono tantissimo. Il proposito è quello di formare, nel futuro, un Catania con quanti più catanesi possibile, per inseguire un duplice obiettivo: da un lato rafforzare l’identità della società, dall’altro restare nel solco della sostenibilità del progetto.

Poi ci sono i progetti extra-campo, è nota la volontà di Pelligra di investire sulla Perla Jonica e di partecipare al bando dell’ex stabilimento Blutec. L’imprenditore siculo australiano ha già intessuto rapporti con la politica, sia locale che nazionale, e con l’imprenditoria. Perché c’è un Ross attivo anche al di là del calcio, con l’ambizione e i progetti che non si fermano al rettangolo verde. E allora ecco i primi trecentosessantacinque giorni di Pelligra a Catania: i tifosi sono impazienti di scoprire cosa riserveranno i prossimi.

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