Unict, Priolo suona la carica “Il futuro dipende da noi” - QdS

Unict, Priolo suona la carica “Il futuro dipende da noi”

redazione

Unict, Priolo suona la carica “Il futuro dipende da noi”

mercoledì 11 Dicembre 2019

Ieri l’assemblea dell’Università, la prima promossa dal rettore Francesco Priolo, ad ottanta giorni dal suo insediamento. Il rapporto tra entrate e costo del personale oltre l’80%

CATANIA – Consapevolezza dei problemi, impegno e partecipazione per trovare delle soluzioni condivise, entusiasmo per l’individuazione di progetti di sviluppo futuri, quale ad esempio l’affermazione di una “brand identity”, dando un rinnovato valore all’antico sigillo del Siculorum Gymnasium che consenta a tutti di poter andar fieri della propria appartenenza all’Università di Catania. Sono questi i sentimenti più diffusi nell’auditorium De Carlo del Monastero dei Benedettini che ieri mattina ha ospitato l’assemblea d’Ateneo, la prima promossa dal rettore Francesco Priolo, ad ottanta giorni dal suo insediamento.

“Ricordiamoci da dove stiamo partendo” ha esordito il rettore. “Ripartiamo da due dati negativi – ha osservato -: il crollo della contribuzione studentesca negli ultimi cinque anni, da 34 a 21 milioni di euro, e il famigerato rapporto tra entrate e costo del personale, che quest’anno ha oltrepassato la soglia dell’80%. Ma ripartiamo anche dalle immatricolazioni che, a differenza di quanto molti temevano, non sono affatto diminuite. E questo è un segnale di fiducia e speranza nei confronti del nostro Ateneo da parte dei giovani e delle famiglie, e da qui dobbiamo trarre il nostro slancio quotidiano”.

Slancio che si traduce in azioni concrete da mettere in campo per incidere sulle varie leve, tenendo ben presente la scadenza del dicembre 2020, in cui l’Ateneo sarà valutato dall’Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca, per essere accreditato, e in una ripetuta ‘chiamata alle armi’ ai presenti: “Il futuro di Unict dipende da tutti e da ciascuno di noi”. Anche per questa ragione, legata alla massima condivisione possibile dei progetti e della loro messa in atto, sono state create delle cabine di regia ‘plurideleghe’ su settori specifici, verranno attivate delle commissioni tematiche di raccordo con i dipartimenti e sarà potenziata la comunicazione strategica, per raggiungere tutte le componenti e i ‘portatori d’interesse’ e rendere di nuovo l’università etnea attrattiva.

Tra le azioni già varate, l’aumento (il 50% in più) dei fondi per i progetti di ricerca. Il lancio di un progetto di mobilità internazionale, che si aggiunge al progetto Erasmus, e un fondo di 500 mila euro per premi di studio indicati dalla Consulta degli studenti, l’approvazione dell’atto aziendale del Policlinico e del protocollo d’intesa sulla sanità universitaria da proporre alla Regione. E ancora, il rafforzamento delle misure per la mobilità sostenibile e la raccolta differenziata, un dialogo più stretto con le aziende e le organizzazioni di categoria, una comunicazione che sia sempre più in grado di mettere in evidenza le mission dell’Ateneo e i risultati raggiunti, ma anche un ‘cruscotto’ che consenta di avere in tempo reale lo ‘stato dell’arte’, l’avviso per l’individuazione del nuovo Direttore generale, che dovrebbe prendere servizio all’inizio del 2020 e l’assunzione di 140 unità del personale tecnico-amministrativo, che dopo anni di precariato troveranno finalmente una stabilità”.

Spazio anche alla cultura scientifica: numerosi gli eventi già realizzati a partire dalla Notte dei ricercatori, per ribadire il ruolo di ‘motore culturale del territorio’: “E l’anno prossimo – ha anticipato il rettore – ospiteremo la direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti e la senatrice a vita Elena Cattaneo, nominata a Palazzo Madama per meriti scientifici, per una vera e propria ‘invasione di scienza’ in città”.

L’ex ad di Stm entra nel Cda dell’Ateneo

CATANIA – L’ex amministratore delegato e direttore generale di STMicroelectronics Italia, Carmelo Papa, è un nuovo componente esterno del Consiglio di amministrazione dell’Università di Catania. Nato a Castiglione di Sicilia nel 1949 e laureato in Fisica nucleare nell’Ateneo catanese, Papa, che è stato nominato con decreto del rettore Francesco Priolo, ha iniziato la propria carriera professionale in International Computers Limited. Nel 1983 è entrato in SGS Microelettronica, una delle società che hanno successivamente dato origine alla STMicroelectronics, e da allora ha ricoperto incarichi di grande responsabilità nei gruppi di prodotto e nelle aree geografiche fino a diventare executive vice president del Gruppo ST, responsabile dell’Industrial and Multisegment Sector nel 2007 e direttore generale dell’Industrial & Power Discrete Group nel 2012. Vice presidente di Confindustria Sicilia dal 2009 al 2012, Papa è stato presidente dal 2010 di EPoSS (European Platform on Smart Systems), iniziativa industriale europea focalizzata sull’innovazione nel campo delle nanotecnologie e nell’integrazione di smart system. Nel 2016 è stato nominato Ceo e direttore generale della multinazionale della microelettronica, incarichi che ha ricoperto fino all’inizio del 2019.

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