Francesco Cascio nega sedute Ars - QdS

Francesco Cascio nega sedute Ars

Giovanna Naccari

Francesco Cascio nega sedute Ars

venerdì 03 Agosto 2012

La XV legislatura si chiude con la riduzione dei deputati incompiuta. “Senza maggioranza non si potrà lavorare su Ddl urgenti”

Palermo – L’Assemblea regionale siciliana chiude la quindicesima legislatura, iniziata il 22 maggio 2008, con alcuni record: l’approvazione di 116 leggi, riduzioni dei costi della politica e della macchina amministrativa per un risparmio di 7 milioni di euro nei prossimi anni e “cambi di casacca” di molti parlamentari, senza precedenti per numero. L’occasione per tracciare un bilancio del Parlamento guidato dal presidente Francesco Cascio è la tradizionale  “cerimonia del ventaglio” in cui la stampa parlamentare scambia gli auguri con il primo inquilino di Palazzo dei Normanni prima della pausa estiva.
Questa volta l’incontro è anche lo spunto per raccontare quattro anni e mezzo di attività parlamentare che termina con le dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Le nuove elezioni si dovrebbero tenere a ottobre.
“Durante questi quattro anni e mezzo di legislatura – afferma il presidente Cascio – sono state approvate 116 leggi, di cui 60 di iniziativa parlamentare, un numero superiore a qualsiasi altra legislatura”. Cascio ricorda anche la legge-voto che riduce il numero dei parlamentari da 90 a 70, che però è rimasta ferma a Roma, in attesa di completare l’iter della doppia lettura della Camera e del Senato. 
Durante l’incontro si parla di tagli. “Da una parte – spiega Cascio – sono stati effettuati interventi che hanno interessato il trattamento economico dei deputati e dei dipendenti dell’Assemblea per circa 7,5 milioni di euro. Dall’altra, sono state introdotte modifiche alle norme che consentiranno di stabilizzare alcune spese che avrebbero richiesto un aumento della dotazione finanziaria da parte della Regione”.
Il riferimento è, tra l’altro, all’introduzione del sistema pensionistico contributivo per i deputati ed i dipendenti e alla diminuzione della pianta organica dell’Ars. Il risparmio previsto nei prossimi anni è di circa 7 milioni di euro. 
E tornando al cambio di casacche: “è mancato il pudore della vergogna, non soltanto a livello regionale, ma anche nazionale”, sostiene Cascio. Poi parla dei rapporti con il presidente della Regione: “I rapporti tra l’Ars e il presidente Lombardo in questi anni sono stati molto combattuti. è una cosa che non mi fa gioire. Se così non fosse stato, avremmo potuto avere risultati straordinari”.
Cascio esclude l’attività dell’Ars in regime di prorogatio, già prevista nella scorsa legislatura.  “La risposta è no –  dichiara – Non si potrà lavorare su disegni di legge urgenti, né su un provvedimento come la spending review, che ha bisogno di una maggioranza”.
E guardando alle prossime elezioni il presidente, in riferimento ad una sua possibile candidatura alla guida della Regione, afferma: “Una mia candidatura dovrebbe essere funzionale ad un progetto. Se ci saranno le condizioni bene, altrimenti non ne faccio un dramma”. E in merito alla candidatura di Innocenzo Leontini, capogruppo Pdl all’Ars e suo compagno di partito, osserva: “Potrebbe essere un ottimo candidato”. E rispetto alle alleanze: “Se dovessimo ripercorrere lo schema classico, i partiti che dovrebbero concorrere con il Pdl alle prossime regionali sono il Pid, Fli, Grande Sud e Udc”. Per Cascio, invece, “in Sicilia l’unico governo che può avere autorevolezza deve fare leva su una base parlamentare come quella che sostiene il governo Monti: Pdl-Pd e Udc, altrimenti sarà un governo debole che dovrà trovare in aula la maggioranza parlamentare”.
Intanto continua il giro di orizzonte dei parti alla ricerca di alleanze per l’appuntamento elettorale. “Il partito democratico – sostiene il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici –  è il protagonista principale del fronte progressista e ha il dovere di indicare la strada per allargare l’alleanza e creare le condizioni per presentare ai siciliani un programma forte”.
E, nella destra che sostiene il candidato alla presidenza della Regione, Fabio Granata, interviene Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli: “Ci presentiamo agli elettori con la credibilità  di una destra nuova che crede profondamente nel valore del territorio e nei diritti di chi lo vive – afferma – D’intesa col presidente Fini lavoriamo all’idea di una destra-laboratorio patriottica, legalitaria ma fortemente territoriale di cui Granata è, insieme a tutti noi e alla classe dirigente, l’icona visibile”.

Giovanna Naccari
Twitter: @gionaccari

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