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Palermo – Cresce il fenomeno dello stalking

Luca Insalaco

Palermo – Cresce il fenomeno dello stalking

giovedì 10 Dicembre 2009

Il sostituto procuratore Alessia Sinatra: “Occorre mettersi in ascolto, senza avere troppa fretta”. Dato analizzato nel corso di un convegno promosso da Giusy Scafidi (IdV)

PALERMO – Atti persecutori: lo stalking è un fenomeno assai diffuso in città. Lo dimostra il susseguirsi di casi denunciati alle forze dell’ordine. Gli ultimi, la scorsa settimana, hanno portato i Carabinieri a effettuare due arresti nel giro di poche ore. Di stalking e violenza sulle donne si è discusso in un convegno organizzato a Palazzo Comitini da Giusy Scafidi, capogruppo dell’Italia dei Valori alla Provincia. “Tra i reati esistenti, quello introdotto si avvicina maggiormente all’art.660 c.p. (‘molestia o disturbo alle persone’), che tuttavia ha una validità piuttosto limitata e da una risposta piuttosto blanda – ha spiegato Manfredi Parodi Giusino, ordinario di diritto penale dell’Università di Palermo. La nuova norma sanziona una forma di terrorismo psicologico e introduce la figura dell’ammonimento che il questore può intimare allo stalker”.
C’è il rischio tuttavia che i nuovi provvedimenti sulla giustizia al vaglio del Parlamento possano fare della nuova fattispecie un’arma spuntata. Il ddl Alfano, in particolare, renderebbe difficile l’applicazione delle intercettazioni al 616 bis c.p. A dirsi preoccupato è soprattutto chi, come i magistrati, deve necessariamente operare con gli strumenti che il Legislatore mette a sua disposizione. “Se non intercettiamo sullo stalking allora non intercettiamo mai”, ha detto il sostituto procuratore palermitano, Alessia Sinatra. Il magistrato ha narrato all’uditorio alcune storie di donne atrocemente abusate in famiglia, sottolineando l’importanza di non frapporre un’eccessiva distanza emotiva rispetto alle vittime. “La vittima solitamente tende a rimuovere il problema e pensa di non valere niente e di meritare le violenze subite. Come prima cosa occorre mettersi in ascolto, senza aver fretta di passare ad un altro processo”. Giusy Scafidi, dal canto suo, si è fatta portavoce delle difficoltà vissute dal mondo dell’associazionismo, tra la cronica carenza di risorse e i timori legati all’impatto che avrebbero i provvedimenti legislativi, processo breve in testa, sulle donne. “Abbiamo condotto e vinto tante battaglie, in ultimo sullo stalking, e ora con un colpo di spugna si rischia di vanificare tutto. Da parte nostra, all’interno delle istituzioni faremo tutto il possibile e andremo avanti anche in caso di sconfitta. Del resto – ha chiosato – se c’è una cosa che contraddistingue le donne è proprio la forza”.
 


La Colla: “Anche sul lavoro si registrano violenze”
 
PALERMO – “La violenza sulle donne è anche psicologica – ha detto Luisa La Colla, consigliere provinciale dell’Idv – È una violenza che in un luogo di lavoro le donne siano pagate meno rispetto agli uomini che svolgono lo stesso lavoro, oppure che nei colloqui di lavoro debbano sentirsi chiedere se intendono avere figli, o ancora che certi datori di lavoro, al momento dell’assunzione, facciano loro firmare le dimissioni da utilizzare in caso di gestazione. è importante far sì che già dalla scuola le donne abbiano piena coscienza dei loro diritti”. “Come partito – ha ricordato il senatore Fabio Giambrone – abbiamo presentato un disegno di legge che ha l’obiettivo di sostenere le vittime dal punto di vista legale attraverso il finanziamento di strutture ad hoc, dal punto di vista sociale con programmi specifici di reintegrazione nel tessuto sociale, dal punto di vista psicologico attraverso percorsi di recupero psico-sociale e di riabilitazione mirata”.

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