Borsellino, il ministro Bianchi in via D'Amelio: "I ragazzi sono il futuro"

Borsellino, il ministro Bianchi in via D’Amelio: “I ragazzi sono il futuro, chiedono giustizia”

Borsellino, il ministro Bianchi in via D’Amelio: “I ragazzi sono il futuro, chiedono giustizia”

Marco Gullà  |
martedì 19 Luglio 2022

Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi è arrivato a Palermo in occasione della commemorazione di Paolo Borsellino

Memoria e verità sono le due parole che riecheggiano oggi da via d’Amelio. Come ogni anno i bambini portano serenità e leggerezza, e anche quest’anno il centro studi Paolo e Rita Borsellino ha organizzato l’iniziativa “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”.

Bianchi: “La scuola luogo che reclama la verità”

Sono proprio loro i cittadini di domani come dichiara anche il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi oggi arrivato a Palermo in occasione della commemorazione: “Non sono certamente venuto qui a fare passerelle – dice Bianchi – noi assieme al centro studi Paolo e Rita Borsellino lavoriamo tutto l’anno. Io oggi sono qui per vedere anche i ragazzi, i miei ragazzi. Loro sono il futuro. Sono loro che domandano giustizia e hanno bisogno di quel senso di legalità che è il fondamento stesso della Repubblica e dell’essere qui oggi. La scuola, come ha detto anche il nostro Presidente Sergio Mattarella, deve essere il luogo che reclama verità. Quest’aria gioiosa dei bambini pretende memoria e verità”.

Teresi: “Per fortuna la gente non dimentica”

A ribadire l’importanza della memoria è il magistrato Vittorio Teresi, presidente del centro studi Paolo e Rita Borsellino: “Il passare del tempo scema la rabbia, la determinazione, la voglia di sapere e aumenta l’oblio. In questi 30 anni le istituzioni hanno fatto la politica dell’oblio sperando che la gente dimenticasse. Per fortuna la gente che non dimentica è sempre di più, però la risposta giudiziaria, politica, economica va contro gli interessi di chi ha bisogno di verità e giustizia. Mi auguro che la gente pressi in maniera forte le istituzioni affinché apra finalmente le stanze dove sono custoditi i segreti delle stragi e in particolari quelli di via D’Amelio. C’è una vaga speranza che emerga la verità, dipende soltanto dalla determinazione delle persone, dalla loro capacità di non stancarsi di chiedere”.

Mattarella: “Si faccia luce sulle responsabilità di quell’attentato”

La famiglia Borsellino resterà in silenzio e non vuole passerelle ma solo verità, quella verità chiesta anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dice: “ll ricordo impone di guardare alla realtà con spirito di verità, dal quale l’intera comunità non può prescindere. Quell’anelito di verità che è indispensabile nelle aule di giustizia affinché i processi ancora in corso disvelino appieno le responsabilità di quel crudele attentato e degli oscuri tentativi di deviare le indagini, consentendo così al Paese di fare luce sul proprio passato e poter progredire nel presente”.

Le iniziative proseguiranno nel corso di tutta la giornata: nel pomeriggio due cortei, poi alle 16,58 orario della strage il minuto di silenzio, in serata invece la consueta fiaccolata.

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