Apriti cielo! - QdS

Apriti cielo!

webms

Apriti cielo!

Giovanni Pizzo  |
mercoledì 06 Settembre 2023

Gli avvisi di garanzia alla dirigenza dell'aeroporto di Catania sono l'ennesima "batosta" alle infrastrutture siciliane: il commento.

L’avviso di garanzia ai dirigenti dell’aeroporto di Catania era inevitabile. Fondamentalmente anche per consentire l’esercizio del diritto di difesa davanti ad atti irripetibili, come quelli che saranno compiuti dai periti del tribunale. Se i dirigenti non fossero indagati non potrebbero nominare dei consulenti di parte che assistano alle analisi tecniche sui luoghi, che presto devono essere ripristinati per consentire la piena funzionalità del più frequentato scalo siciliano.

Ora ci attendiamo il solito ineludibile, inutile, sterile teatrino politico tra lupi e cani lupo da guardia, avvoltoi e civette dell’avevo detto. Nessuna soluzione per migliorare il sistema dei trasporti, ci sono a rischio pure i collegamenti marittimi, inqualificabile della Sicilia sarà proposta, ma solo il fatidico gioco del fotticompagno per afferrarsi poltrone e mettere in difficoltà più alleati che oppositori. Il consueto gioco al massacro che non produce nulla per cittadini ed imprese.

Sapete quale è l’unica infrastruttura che sta funzionando in Sicilia? Il porto di Palermo in quanto affidato a uno “Straniero”, Pasqualino Monti, oggi al vertice di ENAV. I trasporti sono appunto sistemi, integrati, e noi per conservare piccoli feudi da Sicilia medievale, li teniamo disintegrati, che non si parlano l’uno con l’altro, nel consueto divide et impera millenario. Gli aeroporti siciliani dovrebbero essere gestiti da un solo polo, una sola forza tecnica e commerciale per competere con colossi, come Ryan Air, capaci di mettere in scacco interi stati, figuratevi piccole province. Noi sceglieremo questa strada? No certamente, sceglieremo la via più semplice, che è crocifiggere un capro espiatorio per cercare di mettere il prossimo al suo posto. Un capro (espiatorio) dopo l’altro diventeremo un gregge di capre, se già non lo siamo da tempo.

L’occasione per una parte della maggioranza è ghiotta per attaccarne l’altra, dopo un vertice con fumata nera sulle uniche cose che contano oggi in Sicilia, le poltrone sanitarie. E la vicenda Fontanarossa, strategica per l’intera isola e per il suo Non-Sistema dei trasporti, verrà usata come merce di scambio nella maggioranza siciliana. Del fatto che i cittadini abbiano disservizi, o che il turismo vada a ramengo non interessa nessuno. Faremo mangiare il See Sicily e le foto di Cannes ai nostri figli, i quali ovviamente emigrano, se trovano un aereo. Anzi prima che non ce ne siano più.

Tag:

2 commenti

  1. Nico ha detto:

    Refuso nell’ultima riga: “non CE ne siano piu'”

    1. Marcello Giuffrida ha detto:

      A nome della Redazione grazie per la segnalazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017