Cartelle esattoriali rottamazione giugno: scadenze e decadenza

Cartelle esattoriali, scadenza a giugno: la rottamazione e il rischio della decadenza

Marco Cavallaro

Cartelle esattoriali, scadenza a giugno: la rottamazione e il rischio della decadenza

Redazione  |
venerdì 24 Maggio 2024

Con il piano della rottamazione, oltre che alle scadenze bisogna calcolare l'alto rischio di decadenza nel caso qualcosa nella dilazione vada per il verso sbagliato

Nell’ambito delle cartelle esattoriali da pagare, bisogna fare particolarmente attenzione a una data ormai imminente: 5 giugno 2024, il giorno della scadenza. Da sempre argomento molto delicato calcolando i rischi nel caso di debiti (pignoramento, fermo amministrativo, ipoteca), per sanare la situazione l’Agenzia delle Entrate a volte interviene con delle misure preventive. Tra queste, c’è la famosa rottamazione delle cartelle, manovra varata dalla Legge di Bilancio del 2023 e che prevede la restituzione soltanto della quota capitale del debito senza alcuna maggiorazione o sanzioni/interessi.

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Cartelle esattoriali: rottamazione, scadenze e dilazioni

Ma cosa prevede la rottamazione delle cartelle esattoriali? E le scadenze? La rottamazione, permette di scegliere come versare il debito. Tra le ipotesi, quelle dell’unica soluzione (entro il 31 ottobre) o la dilazione a 18 rate (da saldare in maniera trimestrale per i cinque anni successivi). Per chi ha presentato la domanda di adesione alla definizione agevolata 2023 (entro il 30 giugno 2024) il piano di dilazione pianificato è attualmente in corso.

Nel caso delle dilazioni, il piano delle rottamazione prevede tre rate già a scadenza: erano infatti il 31 ottobre 2023, il 30 novembre 2023 e il 28 febbraio 2024. La quarta rata della rottamazione, invece, scadrà al 31 maggio del 2024.

Scadenze e il rischio della decadenza

Con il piano della rottamazione (e rateizzazione), oltre che alle scadenze bisogna calcolare l’alto rischio di decadenza nel caso qualcosa nella dilazione vada per il verso sbagliato. Come spiegato, infatti, la rottamazione delle cartelle esattoriali prevede una tolleranza di un massimo di cinque giorni dall’inziale scadenza prevista. Se si attiva la decadenza, bisogna pagare il debito, le sanzioni, aggio e interessi. Un fattore da non sottovalutare e che richiede massima attenzione, precisione e puntualità nel rispetto delle scadenze previste.

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