Coronavirus, i colleghi dell’uomo morto al Cannizzaro: “Alla Pfizer siamo 800, abbiamo paura” - QdS

Coronavirus, i colleghi dell’uomo morto al Cannizzaro: “Alla Pfizer siamo 800, abbiamo paura”

redazione

Coronavirus, i colleghi dell’uomo morto al Cannizzaro: “Alla Pfizer siamo 800, abbiamo paura”

martedì 17 Marzo 2020

Parlano i dipendenti che aderiscono alla Ugl. Il sindacato ha annunciato l'accordo con l'azienda che prevede la chiusura per una settimana della zona produttiva

CATANIA – “Siamo scossi e sconvolti per la morte del collega avvenuta ieri, dopo alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale ‘Cannizzaro’, a causa del Coronavirus. Nel rivolgere un pensiero di vicinanza alla sua famiglia, vogliamo ringraziare il personale sanitario ospedaliero che ha fatto il possibile per salvarlo e l’Azienda sanitaria provinciale che è immediatamente intervenuta nei giorni scorsi per attivare la necessaria profilassi”.

A parlare sono i dipendenti Pfizer della Ugl che, tra l’altro, lunedì sera hanno preso parte ad una interlocuzione con i vertici dello stabilimento catanese della multinazionale per inasprire le misure volte alla prevenzione. “Di comune accordo con l’azienda, si è assunta la decisione di chiudere per una settimana la zona produttiva dove operava il collega purtroppo deceduto, chiedendo allo Stato gli aiuti previsti dai vari decreti per il fermo dovuto all’epidemia in corso. Decisione difficile, poiché si tratta di un’area che produce per tutto il mondo un farmaco antinfiammatorio, ma inevitabile per evitare ulteriori casi anche alla luce del fatto che già sono state prese tutte le precauzioni idonee sui lavoratori che, nelle ultime settimane, sono state a stretto contatto con il nostro collega. L’altra catena continuerà a produrre, dopo apposita ulteriore sanificazione dei locali, considerato che si tratta di farmaci salvavita, mentre nei reparti amministrativi e contabili è già partito lo ‘smart working’”.

Nel nostro sito lavorano circa 800 persone che, chiaramente, a maggior ragione dopo quest’ultima notizia, sono parecchio impaurite e, per questo, come Ugl insieme alle altre rappresentanze sindacali abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico aziendale permanente. Il nostro obiettivo primario è quello di mettere in sicurezza tutti i lavoratori, ed in tal senso vogliamo ringraziare la direzione dell’azienda per aver accolto la nostra richiesta, mirata a continuare la produzione con personale ridotto e turni parziali fino alla consegna dei lotti tutt’ora in lavorazione”.

“In questo modo – concludono i rappresentanti Ugl – continueremo a fornire il sistema sanitario e, nel contempo, attivare i massimi livelli di protezione per le unità lavorative di Catania.”

Sulla questione, infine, intervengono anche il segretario provinciale della federazione Ugl chimici Carmelo Giuffrida, ed il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci: “è un momento tragico non solo per il lavoro e l’economia, ma soprattutto per questo genere di notizie che avremmo preferito non apprendere. Come organizzazione sindacale ci stringiamo al cordoglio dei famigliari del lavoratore e, con grande senso di responsabilità, ci uniamo alla Pfizer prestando tutta la collaborazione possibile per dare protezione e tranquillità ai lavoratori”.

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