Coronavirus, morto a Catania vigile del fuoco. Uil “Dolore e rabbia per la sua morte” - QdS

Coronavirus, morto a Catania vigile del fuoco. Uil “Dolore e rabbia per la sua morte”

redazione

Coronavirus, morto a Catania vigile del fuoco. Uil “Dolore e rabbia per la sua morte”

venerdì 10 Aprile 2020

Giuseppe Coco aveva 50 anni. È il terzo vigile che muore in Italia a causa dell’epidemia

CATANIA – “Giuseppe Coco era uno stimato collega e un ottimo formatore. Stamani è mancato dopo una lunga lotta contro il #Covid19. Alla sua famiglia e ai colleghi di Catania l’abbraccio del capo Dipartimento Mulas, del capo del Corpo Dattilo e dei #vigilidelfuoco di tutta Italia”. Così ieri su Twitter i vigili del fuoco rendono noto il decesso di un loro collega che prestava servizio come istruttore aeroportuale a Catania. Era in coma da tre settimane. Suo padre, risultato positivo al Coronavirus, era deceduto la scorsa settimana.

Coco avrebbe compiuto 51 anni ad ottobre. Era stato ricoverato prima all’ospedale Cannizzaro e poi trasferito al Policlinico, con complicazioni polmonari e cardiache, dove è morto. è il terzo vigile del fuoco che muore in Italia a causa dell’epidemia. A Catania erano due i pompieri positivi al Coronavirus. Il secondo non ha complicazioni del quadro clinico. Altre decine di pompieri sono stati sottoposti a tampone, ma sono risultati negativi: anche un collega che, in servizio, aveva dormito di notte con Giuseppe Coco, addetto alla manutenzione delle autopompe che si utilizzano nell’aeroporto internazionale di Catania.

Il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giuseppe Verme, ha annunciato che i tamponi saranno per precauzione ripetuti. Nelle caserme dei vigili del fuoco di Catania e provincia sono state attuate misure di forte contenimento, come la distanza di tre metri tra il personale presente.

“Ancora una volta – dichiara Verme – lo sgomento e il dolore pervadono le nostre menti ed i nostri cuori e siamo chiamati ad affrontare la prova forse più difficile per un Vigile del Fuoco, assistere impotenti alla tragica scomparsa di un collega. Purtroppo le restrizioni alle quali l’emergenza in atto ci obbliga – sottolinea il comandante – non consentono di dare l’ultimo saluto al collega come tutti vorremmo, tuttavia si sta provvedendo a dare il supporto possibile alla famiglia e ad organizzare una rappresentanza di personale nell’ultimo viaggio di Giuseppe”.

Cordoglio per la scomparsa del vigile catanese è stata espressa anche dal viceministro dell’Interno Matteo Mauri: “Alla sua famiglia, al Capo del Corpo Fabio Dattilo invio la mia totale vicinanza, unita al ringraziamento per l’impegno dei Vigili del Fuoco in questa fase di emergenza sanitaria”.

Una morte che forse si sarebbe potuta evitare. “Un giorno non troppo lontano qualcuno dovrà spiegarci perché Vigili del Fuoco come Giuseppe Coco siano rimasti vittime di Coronavirus senza avere mai avuto tutte le dotazioni di protezione individuale che sono necessarie in questa emergenza. Noi abbiamo denunciato queste carenze e non smetteremo mai di farlo. Anche questo significa, per noi, avere senso di responsabilità”. Lo dichiarano i segretari generali di Uil e UilPa Catania, Enza Meli e Armando Algozzino, esprimendo “a nome di tutto il sindacato dei cittadini sentimenti di dolore e rabbia per la morte del vigile del fuoco Giuseppe Coco”.

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