Non solo l’ex ospedale Vittorio Emanuele, così rinascerà la collina di Montevergine - QdS

Non solo l’ex ospedale Vittorio Emanuele, così rinascerà la collina di Montevergine

Melania Tanteri

Non solo l’ex ospedale Vittorio Emanuele, così rinascerà la collina di Montevergine

martedì 21 Novembre 2023

Oggi la presentazione degli interventi complessivi, realizzati in sinergia tra Comune e Università, per restituire decoro a una zona a lungo trascurata

CATANIA – Una zona tra le più antiche della città al centro di numerosi progetti che potrebbero trasformarne il volto. Un’ampia porzione di Catania, parte della quale “svuotata” con la chiusura dei numerosi ospedali fino a qualche anno fa presenti in zona, ma che, nelle intenzioni di Regione, Comune e Università, assumerà presto nuova forma. Se ne parlerà stamattina a Palazzo degli Elefanti dove i rappresentanti delle istituzioni coinvolte incontreranno la stampa per illustrare il piano di interventi programmati e finanziati per la riconversione della grande area dismessa dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, affrontando più in generale il nuovo volto che dovrebbe assumere l’intera collina di Montevergine.

Tra i progetti previsti il Museo dell’Etna

Tra i progetti previsti nella zona, non solo quello del Museo dell’Etna in parte dell’ex Vittorio Emanuele, i cui lavori sono stati consegnati la settimana scorsa dal presidente della Regione, Renato Schifani, ma anche quello relativo all’ex ospedale Santo Bambino che dovrebbe diventare uno studentato. O ancora quelli relativi all’area dell’ex ospedale santa Marta dove sono già in fase inoltrata i lavori per la realizzazione della nuova piazza. Insomma, una serie di progetti in un’area che, tra le più antiche della città, potrebbe venire interamente rigenerata.

La Metro tassello importante

A rendere ancora più interessante l’intero intervento nell’area compresa tra la via Plebiscito e la piazza Dante, la linea metropolitana che potrebbe rappresentare il tassello ulteriore per dare un nuovo volto ad un’area dal grande valore storico ma ancora oggi caotica, ricca di abusi e contraddizioni (basti pensare ai bracieri che arrostiscono carne in mezzo alla strada notte e giorno).

Progetti nati dalle sinergie fra il Comune e l’Università di Catania, la Regione Siciliana, l’Accademia di Belle Arti e l’Ersu che sono riusciti a intercettare risorse finanziarie per circa 100 milioni di euro “per avviare un grande progetto complessivo di rigenerazione urbana di una delle porzioni più importanti e iconiche del nostro territorio, per realizzare nuovi studentati, poli e laboratori didattici, ampi spazi a verde e l’interazione con il Monastero dei Benedettini e le zone contigue, nel pieno rispetto delle previsioni urbanistiche”, si legge nel comunicato.

All’incontro coi giornalisti parteciperanno anche il vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il presidente della commissione consiliare urbanistica Erio Buceti, il direttore generale Unict Giovanni La Via, la sovrintendente ai beni architettonici e culturali Donatella Aprile, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Gianni Latino e l’ingegnere capo del Genio Civile di Catania Gaetano Laudani.

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