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Catania, Librino, la “città satellite” abbandonata tra i pericoli

Melania Tanteri

Catania, Librino, la “città satellite” abbandonata tra i pericoli

venerdì 07 Maggio 2021

Manutenzioni assenti: nei giorni scorsi sfiorata la tragedia con un bimbo caduto in una botola scoperchiata vicino alla Torre Leone. Arcidiacono: “Il territorio è vasto, facciamo quel che possiamo”

CATANIA – Sotto i riflettori in occasione delle campagne elettorali, sulle pagine dei giornali spesso per fatti di cronaca nera. Librino torna al centro del dibattito cittadino: l’incidente di mercoledì scorso, quando un bambino è caduto all’interno di una botola scoperchiata vicino a Torre Leone, in viale Moncada (LEGGI QUI), ha riacceso il dibattito sulle condizioni del quartiere, una vera e propria città satellite con i suoi quasi 80 mila abitanti, dove le istituzioni sono presenti a singhiozzo. È quanto sottolinea Sara Fagone, attivista della rete Piattaforma per Librino che evidenzia come la mancanza di manutenzione sia indicativo in questo senso. “Grazie a una signora, utente del Talitakum (centro per bambini che si trova al viale Moncada, nda) il bambino non ha avuto conseguenze peggiori. Ma Librino è pieno di botole scoperte e nonostante le segnalazioni nessuno si cura di sistemarle – aggiunge. Esattamente qual è il ruolo delle municipalità? – si chiede . Non ci possono sempre rispondere che non ci sono soldi – tuona – è davvero una vergogna indicibile”.

Le insidie sarebbero tante, nel quartiere, come spiega Fabio Scuto del Comitato Librino attivo. A partire proprio dal viale Moncada. “Il Teatro Moncada è pieno di pericoli – afferma. Sono entrato recentemente e ho notato che mancano alcuni parapetti, le scale sono pericolanti ed è accessibile ai bambini. La situazione non è diversa dalle altre incompiute come la scuola Brancati – prosegue Scuto che sottolinea anche il malfunzionamento di alcuni semafori, l’assenza di parapetti nei soprattassi e i marciapiedi dissestati.

È anche il Sunia di Catania, il sindacato degli inquilini della Cgil a chiedere attenzione verso gli abitanti del rione costretti a convivere con continui pericoli e insidie. “Crediamo che questo sia accaduto a causa della mancanza di attenzione e manutenzione del territorio circostante l’ex Palazzo di cemento, come più volte denunciato. – commenta la segretaria Giusi Milazzo. Il Sunia esprime la sua vicinanza alla famiglia e un grande apprezzamento per la lucidità e il coraggio della signora che è intervenuta immediatamente a tirare fuori il piccolo dalla buca. Crediamo che l’incidente sia la conferma della necessità di attuare immediatamente tutto quanto è necessario per garantire sicurezza e vivibilità agli abitanti della Torre, anche in considerazione che siamo stati informati della presenza di altre botole con coperture inesistenti o fatiscenti”.

Manutenzioni che vengono effettuate, anche se a rilento per via delle possibilità del Comune e dell’ampiezza del territorio. “Ho dato mandato alla direzione Manutenzioni di verificare tutte le botole, i tombini e le situazioni di pericolo del quartiere – spiega l’assessore alle Manutenzioni, Pippo Arcidiacono. Il lavoro è lungo perché il territorio è vasto e noi, con i mezzi di cui disponiamo, facciamo quel che possiamo. Stiamo portando avanti un progetto per sistemare, con 400 mila euro, un’intera piazza al Villaggio Sant’Agata ed eseguendo dei lavori per mitigare il pericolo incendi. Abbiamo realizzato strisce pedonali rialzate, e riattivato l’illuminazione in alcune zone. Purtroppo Librino è una città – aggiunge – con i problemi delle città”.

L’applicazione del nuovo regolamento sul Decentramento potrebbe aiutare ad accelerare negli interventi. Come spiega l’assessore al ramo, Alessandro Porto.”Il regolamento è stato approvato dal Consiglio prima del lockdown – dice – ma non è mai stato attuato. Ho chiesto, insieme al sindaco, un incontro con i direttori e la Multiservizi per dare applicazione al regolamento che prevede la possibilità alla municipio di dare priorità agli interventi da effettuare. Nel prossimo bilancio forse – aggiunge – potremo stanziare una piccola somma da dare ai Municipi”. Tra le novità previste nel Regolamento, il controllo del territorio da parte di una squadra dedicata alle segnalazioni oltre la programmazione dei lavori secondo le priorità indicate dal Consiglio di quartiere.

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