A Catania un presunto caso di coesistenza di Covid e vaiolo su un paziente

A Catania presunto primo caso di coesistenza di Covid e Vaiolo delle scimmie in un paziente

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A Catania presunto primo caso di coesistenza di Covid e Vaiolo delle scimmie in un paziente

Giuseppe Bonaccorsi  |
martedì 05 Luglio 2022

Al Policlinico di Catania un presunto caso di Vaiolo delle scimmie su un ragazzo già affetto da Covid. Sarebbe il primo caso in Italia

Un presunto caso di vaiolo delle scimmie è stato riscontrato al Policlinico di Catania su un giovane che era rientrato da pochi giorni da un’area della Spagna dove sembra che questo particolare virus sia endemico.

Ad allarmare i medici che si sono ritrovati ad esaminare le particolari eruzioni cutenee del giovane non è stato il presunto vaiolo delle scimmie, ancora in fase di riscontro dei medici, ma il fatto che il ragazzo era già in quarantena a casa perché affetto dal Covid.

Sarebbe infatti la prima volta, almeno in Italia, in cui ci sarebbe un caso di un paziente  in cui coesistono i due virus e la vicenda ha destato non poco scalpore e incuriosito la comunità medica e scientifica che sta già cercando  di capire se ci possono essere correlazioni e quali risvolti potrebbero presentarsi da questa anomalia.

Il primo caso del genere in Italia

I medici che hanno in cura il giovane, che al momento è ancora al Pronto soccorso del grande ospedale catanese, gettano acqua sul fuoco riferendo che il paziente sta bene, non presenta sintomi particolari, se non queste eruzioni cutanee verosimilmente riconducibili al vaiolo delle scimmie.

Riunione per aumentare i letti covid

Al momento, per assenza di posti letto in malattie infettive, tutti occupati da pazienti Covid, il ragazzo è ricoverato in una stanza isolata del pronto soccorso del Policlinico. In merito ai posti letto che mancano per il covid due giorni fa si è tenuta a Catania una riunione nel corso della quale sarebbe stato deciso un nuovo aumento dei letti a disposizione dei reparti Covid, riducendoli da altri reparti.

Altro nodo della nuova ondata di Covid riguarda i medici. Alcuni giorni fa per carenza di personale un primario di un ospedale ha fatto il turno di notte. La fuga dei medici dai reparti sensibili degli ospedali suona come un serio campanello d’allarme per la tenuta futura di molti reparti.

Giuseppe Bonaccorsi

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