Catania, scricchiola fronte progressista: braccio di ferro Pd-M5S

Catania, scricchiola il fronte progressista: braccio di ferro Pd-M5S sul candidato

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Catania, scricchiola il fronte progressista: braccio di ferro Pd-M5S sul candidato

Melania Tanteri  |
mercoledì 08 Marzo 2023

Il nome di Abramo, che tanto piace ai democratici, non sarebbe emerso dal confronto. E' quanto evidenzia la deputata 5 Stelle Josè Marano.

Lo spettro della frattura aleggia sul campo progressista di Catania. La coalizione, nata all’indomani del voto regionale per tentare di contrastare il centrodestra soprattutto sulle idee e sulle priorità, potrebbe schiantarsi sul nome del candidato. In particolare su quello che, stando alle sempre più insistenti voci di corridoio, sarebbe il più papabile: Emiliano Abramo. Gradito a molti, soprattutto al Partito democratico, potrebbe diventare il pomo della discordia all’interno della giovane e fragile coalizione, all’interno della quale convinono più anime. Non solo democratici e Cinque stelle, ma anche Sinistra italiana, Verdi e civici.

Amministrative, scricchiola il fronte progressista

“Abramo non è il nostro candidato” – afferma Josè Marano, deputata regionale del Movimento 5 Stelle. “E’ il nome proposto dal Pd – continua – è stato candidato alla Camera con i democratici pur non essendo iscritto al partito, con risultati per nulla convincenti. Sono settimane che si parla di confronto, di dibattito: noi ci siamo confrontati e vorremmo continuare a farlo, perché anche noi abbiamo il nostro candidato che è Graziano Bonaccorsi”. Marano sottolinea come il candidato debba emergere da un confronto che non c’è stato. “Il tavolo per decidere il nome gradito a tutti non c’è stato – prosegue la deputata – e invece occorre sedersi, anche perché potrebbe emergere un’altra figura che possa fare da sintesi alle varie anime della coalizione”.

Di Paola sul nome del fronte progressista: “Ci confronteremo”

Nessuna convergenza, al momento, sul numero uno della Comunità di Sant’Egidio, dunque, sul cui nome il Pd pare non voglia arretrare, forse ringalluzzito dalla vittoria di Elly Schlein che a Catania ha raccolto tantissimi consensi. Convergenza che potrebbe trovarsi, ma solo dopo il confronto. Come sottolinea Nuccio Di Paola, referente regionale dei Cinque stelle. “Ci confronteremo in maniera schietta sui nomi – conferma – per trovare la sintesi. Non abbiamo posto alcun veto su quelli avanzati fino a oggi – continua: abbiamo avviato un percorso costruttivo con i tavoli tematici e c’è tutta la disponibilità a continuare a sederci insieme per trovare la sintesi”.

Sinistra italiana: “Dovere difendere unità dei progressisti”

Si profila maretta, dunque, all’interno del fronte chiamato a contrastare il centrodestra che, nonostante non abbia ancora un nome, ha dalla sua parte il fatto di essere partito di governo a tanti livelli. Quanto accaduto alle Regionali, potrebbe infatti riproporsi. Anche se c’è chi minimizza e richiama all’unità, convinto che la quadra si troverà. Come il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Pierpaolo Montalto “E’ un dovere morale e politico difendere l’unità del campo progressista” – chiosa.

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