Catenanuova, supporto concreto alle donne vittime di violenza - QdS

Catenanuova, supporto concreto alle donne vittime di violenza

Elisa Saccullo

Catenanuova, supporto concreto alle donne vittime di violenza

venerdì 14 Gennaio 2022

Comune di Catenanuova e cooperativa Etnos di Caltanissetta hanno stipulato una convenzione, da oggi fino al 2023, per il sostegno a soggetti soli, con figli minori o diversamente abili

CATENANUOVA (EN) – Il Comune assicurerà adeguata assistenza alle donne sole o con figli minori o diversamente abili vittime di violenza. In tal senso, è stata infatti stipulata una convenzione con la cooperativa Etnos di Caltanissetta, avente durata fino a tutto il 2023.

L’iniziativa del Comune di Catenanuova si aggancia alla nota dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali circa le azioni da intraprendere al fine di assicurare le pari opportunità, l’adozione di misure antidiscriminatorie e mitiganti la violenza di genere. In base a tale convenzione i soggetti beneficiari saranno accolti in strutture di specialistiche a indirizzo segreto. Tali benefici sono rivolti a donne sole o con figli minori o diversamente abili per i quali non è ipotizzabile, per vari motivi, alcuna permanenza nel contesto familiare di appartenenza.

“Con tale iniziativa – ha sottolineato il sindaco Carmelo Scravaglieri – il Comune si prefigge di assicurare a tali soggetti bisognosi di tutela una dignitosa condizione di vivibilità umana, sociale e culturale all’interno di strutture aventi caratteristiche di tipo familiare capaci di assicurare serenità e assistenza idonea fino al superamento delle difficoltà che hanno determinato la necessità di essere accolti in strutture idonee, capaci anche di assicurare la convivenza tra la donna sola con i figli minori o diversamente abili, in quanto l’eventuale distacco potrebbe causare ulteriori traumi psichici e psicologici ai malcapitati”.

Su segnalazione dei Servizi sociali del Comune si procederà al ricovero immediato di tali soggetti bisognosi, mediante ordinanza del sindaco, in centri antiviolenza in cui il responsabile della struttura dovrà approntare un programma individualizzato di assistenza quanto più efficace ed attagliato alle condizioni ed esigenze dei beneficiari, in modo da favorire un percorso di autonomia personale con forme di recupero scolastico, formazione professionale e inserimento in ambienti di lavoro idonei, assicurando ai minori e ai diversamente abili il regolare sviluppo psico-fisico e a sana integrazione in seno alle strutture di accoglienza.

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