Contrada Zimmardo Bellamagna come sito di interesse pubblico - QdS

Contrada Zimmardo Bellamagna come sito di interesse pubblico

Stefania Zaccaria

Contrada Zimmardo Bellamagna come sito di interesse pubblico

sabato 10 Ottobre 2020

L’udienza è fissata per la fine di ottobre, la questione in mozione anche all’Ars

Riconoscere contrada Zimmardo–Bellamagna come sito di notevole interesse pubblico. È questa la richiesta avanzata dal sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna alla Sovrintendenza di Ragusa e all’assessorato regionale ai Beni culturali e ambientali, dopo la polemica dei mesi scorsi legata alla realizzazione di un impianto di Biogas in quell’area. Visto che la prossima udienza è fissata per il 21 ottobre, il comune di Pozzallo sta cercando di dimostrare quanto sia inopportuna la creazione di questa struttura.

“Il Codice dei beni culturali e del paesaggio – ha sottolineato il primo cittadino di Pozzallo – assegna agli enti pubblici territoriali l’iniziativa di chiedere che venga accertata la sussistenza del notevole interesse pubblico di complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale. Tenuto conto che già il comune di Pozzallo ha subito la perdita di un riconoscimento paesaggistico, in aree limitrofe al suo territorio, divenute di fatto incompatibili con le qualità necessarie a detto riconoscimento non è più tollerabile che si continui su questa scia, danneggiando irreparabilmente anche un sito di notevole valore archeologico ed ambientale come contrada Zimmardo – Bellamagna consentendo l’insediamento di un impianto di biogas”.

Come ribadisce il comune di Pozzallo nell’istanza presentata, quello in questione è un sito – al confine tra Modica e Pozzallo – che “pur trovandosi compreso tra due vincoli paesaggistici non gode inspiegabilmente della stessa tutela paesaggistica ed è esposto ad interventi contrari alla natura di esso, frustrandone gli obiettivi di qualità paesaggistica, quali il recupero dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi del paesaggio agrario”.

Della questione si sta interessando, da tempo, anche la deputata regionale del M5S di Ragusa Stefania Campo. “Sosterremo in aula la richiesta del sindaco Ammatuna – ha sottolineato Campo – perché pensiamo sia la strada più legittima e autorevole. Non possiamo aspettare che siano i privati a fare marcia indietro e non possiamo più tollerare il silenzio dell’amministrazione modicana.

Sul sito infatti è stato concesso un permesso per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano che si sviluppa su un’area di circa otto ettari, prevedendo costruzioni edili per circa 500 mc su due piani, 7 vasche di 26 metri di larghezza e alte 8, un distributore di gasolio e ben quattro torri fra i 10 e i 13 metri. Faremo tutto il nostro dovere – ha concluso Stefania Campo – e garantiamo il massimo sostegno al Comitato Cspa – nato per questo fine – che in questi anni ha dato l’anima per questa battaglia”. La deputata, in questi giorni, presenterà una specifica Mozione all’Ars “affinché non si perda altro tempo nel dare corso all’avvio della dichiarazione di interesse pubblico”.

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