Coronavirus a Siracusa, team di esperti dalla Regione - QdS

Coronavirus a Siracusa, team di esperti dalla Regione

Oriana Gionfriddo

Coronavirus a Siracusa, team di esperti dalla Regione

mercoledì 01 Aprile 2020

All’Umberto I cinque medici affetti da Covid 19, un infermiere e tanti casi sospetti tra il personale. Carenza di dispositivi di protezione. Chiesto l’intervento anche della Croce rossa militare

SIRACUSA – Rischia di precipitare la situazione all’Ospedale Umberto I di Siracusa, dove sono stati riscontrati 5 casi di medici affetti da Covid 19, un infermiere, e tanti casi sospetti all’interno del personale sanitario. Una situazione difficile tanto che il primo cittadino, Francesco Italia, ha chiesto l’intervento della Croce Rossa militare e dell’Unione nazionale militari in congedo per fronteggiare l’emergenza.

“Il livello di allarme sociale legato all’emergenza Covid-19 a Siracusa, rischia di diventare ulteriormente deflagrante alla luce delle denunce e degli articoli di stampa che continuano a susseguirsi sul nostro territorio, amplificati dai social media – dice Italia -. Lo stesso Presidente della Regione Siciliana ha evidenziato una grave situazione di emergenza dovuta alla carenza di dispositivi di protezione individuali”.

Il riferimento è a una serie di denunce sui social degli infermieri, ma anche ad una circolare Asp diffusa tra gli ospedali aretusei, ai primi di marzo, che vietava l’utilizzo “improprio” dei dispositivi di sicurezza personali per medici e infermieri all’Ospedale Umberto I di Siracusa al fine di non creare ulteriori allarmismi.

Intanto la tensione in ospedale è tanta nonostante le rassicurazione dell’Asp che avvisa: “Tutti i locali degli ospedali dell’Asp di Siracusa vengono sottoposti a sanificazione nel caso in cui personale sanitario risulti positivo al tampone. Anche il personale asintomatico viene sottoposto a tampone. In atto la situazione è sotto controllo”.

Nel fine settimana, a seguito di un video-denuncia che ha fatto il giro della città, è stato convocato d’urgenza un vertice in Prefettura al quale hanno partecipato le Forze dell’Ordine, il sindaco e anche l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza.

Al termine dell’incontro è stato deciso di rafforzare la struttura di controllo dei percorsi Covid a Siracusa attraverso il coinvolgimento di ulteriori figure professionali, e cioè di un team di esperti in risk management.

Dal sindaco sollecitata chiarezza e trasparenza da parte dell’Asp nei confronti di medici e operatori sanitari che sono in prima linea in questa battaglia contro il coronavirus.

Ma il segretario generale della Cgil siracusana, Roberto Alosi, non ci sta e punta il dito contro la sanità: “L’Asp mente sapendo di mentire. Necessario l’intervento della Magistratura”.

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