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Covid, pronto soccorso nel caos, “Palermo e Catania zona rossa”

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Covid, pronto soccorso nel caos, “Palermo e Catania zona rossa”

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domenica 10 Gennaio 2021

Arriva un allarme dai pronto soccorso di Palermo, che sarebbero ormai vicini al collasso a causa del Covid, dopo un momento di apparente calma, poco prima delle vacanze di Natale

Arriva un allarme dai pronto soccorso di Palermo e in generale di tutti i capoluoghi della Sicilia, che sarebbero ormai vicini al collasso a causa del Covid, dopo un momento di apparente calma, poco prima delle vacanze di Natale.

L’allarme arriva da più parti, anche da alcuni politici, in primis dal sindaco Orlando

Siamo di fronte al dilagare dell’epidemia, spinto anche da comportamenti irresponsabili di tanti. Oggi si è registrato un ulteriore aumento dei contagi e, fatto ancor più preoccupante, un indice di positività che sfiora il 20%, con gli ospedali e i Pronto soccorso prossimi alla saturazione.

Prima che sia troppo tardi, prima che si contino in Sicilia migliaia di morti, torno a chiedere al Governo nazionale di dichiarare la nostra regione Zona Rossa, individuando le necessarie misure per sostenere economicamente chi sarà inevitabilmente danneggiato.

In attesa che questo avvenga, chiedo al Presidente Musumeci di provvedere a dichiarare Zone Rosse tutti i capoluoghi, che sono quelli più esposti, come dimostrano i dati di Catania, Messina, Palermo e Siracusa.”

“Con i Pronto soccorso della città ormai al collasso (al Cervello sovraffollamento al 250% e a Villa Sofia 170%), con i contagi fuori controllo dentro e fuori il sistema sanitario, non dichiarare Palermo, se non tutta la Sicilia, zona Rossa è un atto criminale che rischia di provocare una catastrofe con centinaia di morti”, dice Marianna Caronia, deputata regionale e consigliera comunale di Palermo

“Comprendo perfettamente chi teme un nuovo lockdown e il blocco dell’economia, ma la responsabilità della politica è quella di assumere decisioni, anche difficili.

In questo momento la priorità non può che essere quella di salvare vite umane, trovando ovunque le risorse necessarie a garantire a tutti un sostentamento che permetta di interrompere ogni attività non indispensabile.”

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