Esercitazione d’emergenza nell’aeroporto di Birgi - QdS

Esercitazione d’emergenza nell’aeroporto di Birgi

redazione

Esercitazione d’emergenza nell’aeroporto di Birgi

sabato 23 Dicembre 2023

Il piano ha movimentato oltre duecento persone e cinquanta mezzi, richiedendo una chiusura al traffico dello scalo per circa tre ore. Numerosi i soggetti che sono stati coinvolti in questa importante procedura

TRAPANI – Il volo XH1234 della Goodbye Flight, nome di fantasia, in partenza per Milano Linate dall’aeroporto civile di Trapani Birgi, delle 15,30, dopo l’impatto con un volatile, tecnicamente definito bird strike, con un motore in stallo, è stato costretto a interrompere il decollo. Uscito di pista, ha preso fuoco. È questo lo scenario ipotizzato per l’esercitazione annuale Pea, Piano di emergenza aeroportuale, che si è svolta nei giorni scorsi nell’aeroporto Vincenzo Florio in full scale, cioè su scala totale, ipotizzando l’evento più grave, appunto l’incidente.

L’esercitazione ha coinvolto 200 persone e circa 50 mezzi

Il piano ha movimentato oltre duecento persone e circa cinquanta mezzi, con una chiusura al traffico, sia civile sia militare, per tre ore. Gli studenti dell’istituto aeronautico Marino Torre di Trapani, con alcuni insegnanti e genitori sono stati i figuranti dell’operazione, nel ruolo di passeggeri e dei loro familiari.

“Abbiamo simulato – ha spiegato il direttore generale di Airgest, Michele Bufo – l’attivazione del piano di emergenza aeroportuale, un’eventualità che speriamo di non vivere mai nella realtà. Facciamo delle esercitazioni periodiche proprio per essere sicuri che tutta la macchina dei soccorsi sia pienamente efficiente e in grado di intervenire in modo appropriato e tempestivo”.

Una procedura che si fa in tutti gli aeroporti

“Quando la torre di controllo attiva il sistema di gestione dell’emergenza – ha aggiunto – segue l’arrivo dei mezzi dei vigili del fuoco militari e civili e quindi l’assistenza e il soccorso alle persone coinvolte. È una procedura di livello internazionale che si fa in tutti gli aeroporti, in tutto il mondo, con le medesime modalità, qui ha una maggiore capacità di risposta perché si somma all’intervento della parte civile anche quello militare”.

L’esercitazione ha coinvolto l’Enac, direzione aeroportuale Sicilia Occidentale, la Prefettura di Trapani, l’Aeronautica militare 37° Stormo e 82° Centro Sar dell’aeronautica militare, il Comando provinciale di Trapani e il distaccamento aeroportuale di Birgi dei Vigili del fuoco, l’ufficio di Polizia di Frontiera, la Polizia stradale di Trapani, il Comando Stazione dei Carabinieri di Misiliscemi, il gruppo di Trapani della Guardia di Finanza, la Capitaneria di porto di Trapani della Guardia costiera, il servizio sanitario aeroportuale, New Città di Catania, il Gruppo 16° del Servizio Urgenza Sanitaria 118 dell’assessorato regionale alla Salute, il ministero della Salute con l’Asp di Trapani, l’ufficio sanità marittima aerea di Trapani e il dipartimento Urgenze ed emergenze, Libero Consorzio di Trapani del dipartimento regionale della Protezione civile, la Polizia municipale dei comuni di Marsala e Misiliscemi.

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