Le sere del 9 e del 10 luglio, in via Asilo Sant’Agata, 35, alle 20.30 andrà in scena “Anche io sono G.G. Gener[a]zione Gaber”: un recital sul poliedrico cantante, commediografo, attore, cabarettista, chitarrista e regista teatrale italiano Giorgio Gaber. Lo spettacolo è stato ideato da Salvatore Sciuto e Federica Grasso, due promettenti attori dell’associazione culturale Moby Dick. Gli attori, sulla scena alternano musica, monologhi, letture e dialoghi, trasportando lo spettatore in un’atmosfera sociale, politica, storica, piena d’amore, di sofferenza e di speranza.
Tutto ciò sarà condito con un’ironia particolare, che smuove sì le risate, ma anche la coscienza. Il recital si aprirà con la canzone “Mi fa male il mondo”, interpretata da Federica Grasso: un canto di aspra verità che dipinge il ritratto sincero e spietato del nostro Paese. Il fil rouge che percorre lo spettacolo viene incarnato dall’amarezza e dalle disillusioni della democrazia (con tutte le sue contraddizioni), dall’ideologia comunista e dalla sua caduta, dal capitalismo e dalla sua sete di potere. Le scene ideate dai due giovani attori mirano a far scaturire nuove idee, nuove vedute e nuove domande a chi le domande vuole porsele, facendo defluire così la conoscenza in un luogo di speranza “con la certezza che in un futuro non lontano al centro della vita ci sia di nuovo l’uomo”.
“Questo spettacolo – dichiarano i due ideatori Sciuto e Grasso – nasce dall’idea di ridare voce ad un grandissimo intellettuale come Gaber, con la speranza che il popolo catanese riesca a farsi smuovere dal suo torpore culturale. Questa volontà è evidente già dal titolo del recital che sottolinea come la nostra generazione dovrebbe partire dal pensiero di Gaber per gettare nuove basi per una società migliore”.
“Noi tutti – dichiara il presidente dell’associazione Moby Dick, Carmelo Failla – dovremmo prendere spunto dal pensiero di Gaber. Ma ciò non basta. Ciò che serve nella società di oggi è l’azione concreta, che permea ogni singolo discorso del noto intellettuale milanese. Non basta il pensiero o l’idea se poi non si concretizza in un’azione pratica volta a vivere secondo i suoi insegnamenti. Insegnamenti che ognuno di noi dovrebbe interiorizzare”.
Lo spettacolo dell’associazione Moby Dick proposto nelle serate di sabato e domenica prossime è solo l’inizio di qualcosa di più grande. Infatti, si tratta del risultato di un processo creativo che è solo la prima pietra di uno spettacolo teatrale che cercherà di esprimere il pensiero di Gaber a 360 gradi.
