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Guerra Ucraina, l’assedio a Kiev, la capitale può cadere in poche ore

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Guerra Ucraina, l’assedio a Kiev, la capitale può cadere in poche ore

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giovedì 24 Febbraio 2022

L'Ucraina ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall'inizio della giornata in quasi l'intero territorio. Colpito anche un ospedale, ci sono morti e feriti

Prosegue la guerra in Ucraina, dopo l’invasione russa che si è concretizzata all’alba di oggi. Le truppe russe hanno preso il controllo dell’aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a un quarantina di chilometri da Kiev. Lo riporta la Cnn. Si temono bombardamenti a Kiev e la distruzione dell’impianto di stoccaggio di scorie nucleari.

In Ucraina la popolazione è stata invitata a recarsi nei rifugi antiaerei. Lo riferisce l’amministrazione locale, secondo Interfax. Intanto si preparano le sanzioni Ue e Putin annuncia: “Risponderemo alle sanzioni Ue”.

Alleati: “Kiev potrebbe cadere nel giro di poche ore”

Gli alleati occidentali stimano che Kiev potrebbe cadere in mano alle forze russe “nel giro di poche ore”. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

Violenti bombardamenti su Mariupol

La città ucraina di Mariupol, uno dei principali porti sul mar d’Azov, è sottoposta a violenti bombardamenti da parte delle forze russe. Lo riporta la stampa ucraina. La conquista di Mariupol permetterebbe alle forze russe di aprire una via di comunicazione terrestre diretta con la Crimea, annessa da Mosca nel 2014.

L’attacco a un ospedale, morti e feriti anche tra sanitari

Il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio è di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. Lo riporta il Guardian. L’Ucraina ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall’inizio della giornata in quasi l’intero territorio.

In un aggiornamento separato del ministero degli Esteri ucraino, pubblicato alle 14 ora locale, funzionari hanno affermato che un elicottero russo K-52 e tre elicotteri sono stati abbattuti vicino a Gostomel nella regione di Kiev.

Il rischio per la centrale nucleare di Chernobyl

Le forze russe hanno preso la centrale nucleare di Chernobyl dopo una violento combattimento, secondo quanto riferisce il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak. “E’ impossibile affermare che la centrale nucleare di Chernobyl sia sicura – ha aggiunto – dopo un attacco totalmente inutile da parte dei russi. Questa è una delle minacce più gravi in Europa”. Il primo ministro ucraino, Volodymyr Zelensky ha confermato che la zona di Chernobyl, vicino Kiev, è ora sotto il controllo delle truppe russe.

Putin: “Smilitizzare e denazificare Ucraina”

“L’operazione militare della Russia è mirata a smilitarizzare e denazificare l’Ucraina“. Poco prima delle sei di questa mattina (le quattro in Italia), Vladimir Putin è tornato a parlare in televisione per annunciare di “aver deciso di lanciare una operazione militare speciale” contro Kiev, chiedendo ai soldati ucraini “di deporre le armi e tornare a casa” e la “demilitarizzazione e denazificazione” del Paese.

Putin ha detto di aver dato il via all’operazione militare, che non prevede, ha specificato, una “occupazione” dell’Ucraina, in risposta a una richiesta di assistenza dalle autorità di governo delle auto proclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk per respingere l’aggressione militare di Kiev. La Russia interviene per “demilitarizzare e denazificare” l’Ucraina.

Lo scopo dell’intervento è quello di “proteggere le popolazioni che per otto anni sono state sottoposte a umiliazioni e genocidio da parte del regime di Kiev. Per questo vogliamo la demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e chiediamo anche di portare alla giustizia coloro che si sono macchiati di crimini sanguinari contro civili pacifici, inclusi cittadini russi”, ha sostenuto.

“Uno spargimento di sangue”, le minacce per il resto del mondo

“I militari ucraini che accetteranno di deporre le armi saranno liberi di lasciare il fronte per fare ritorno alle loro famiglie”, ha aggiunto Putin precisando che la responsabilità per quello che si prevede sarà uno spargimento di sangue “ricadrà interamente sul regime al potere in Ucraina”.

Le azioni della Russia, ha aggiunto, sono prese per autodifesa dalle minacce e da eventi ancora peggiori di quelli che capitano oggi. Per quanto difficile possa essere, chiedo a voi di capire e di cooperare, per voltare questa pagina tragica il prima possibile e andare avanti insieme”.

“Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che un attacco diretto contro la Russia terminerà con la sconfitta dell’aggressore e terribili conseguenze per chi lo farà. Chiunque minacci o interferisca con le azioni della Russia deve sapere che nostra risposta arriverà senza ritardo e porterà conseguenze che non avete mai viste nella storia. Siamo preparati per ogni sviluppo. Saranno prese tutte le decisioni necessarie, spero che questo messaggio sarà ascoltato”.

Non ha ancora finito di parlare che le prime esplosioni si registrano a Odessa, Kharkiv, Kramatorsk, Mariupol e Kiev. Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky dichiara la legge marziale. Verso le nove arrivano le notizie delle prime vittime. Alle dieci, unità militari con i carri armati entrano in Ucraina da diverse direzioni, dalla Russia, dalla Bielorussia e dalla Crimea. Le milizie del Donbass avanzano oltre la Linea di contatto e guadagnano terreno.

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