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I fondali della Sicilia nella serie i Cacciatori di reti fantasma

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I fondali della Sicilia nella serie i Cacciatori di reti fantasma

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domenica 20 Giugno 2021

I Sommozzatori volontari tentano di ripulire il mare della Sicilia, recuperando le reti da pesca abbandonate nei fondali marini di Ustica, Acireale, Acicastello e Augusta

Cacciatori di reti fantasma è una serie originale documentaristica, interamente realizzata in 4K, diretta da Christian Gandini e scritta da Francesco Morstabilini Andrea Bempensante e Christian Gandini.

La docu-series segue le attività dell’omonimo gruppo di subacquei professionisti siciliani, impegnati nell’individuazione e nel recupero delle “reti fantasma”, reti da pesca abbandonate o perdute sul fondale marino che continuano a pescare senza controllo e contribuiscono in modo importante all’inquinamento del

La serie racconta le vite e
l’impegno quotidiano di questi insoliti attivisti, sommozzatori professionisti
che dedicano il loro tempo libero a preservare i fondali marini dalle reti da
pesca abbandonate, che continuano a pescare senza controllo.

Un lavoro duro portato avanti con
la forza della passione e la voglia di tutelare il mare davanti a cui sono nati
e cresciuti.

Tra le quattro puntate della prima stagione, da poter guardare gratuitamente sulla piattaforma streaming Discovery+, i cacciatori hanno rimosso una rete che ricopre il relitto del piroscafo Terni, il mezzo navale a vapore affondato nel corso del secondo conflitto mondiale e che la storia racconta essere riconducibile al c.d. “relitto della Timpa”, oggi presente nei fondali compresi tra Santa Maria La ScalaCapomulini.

Poi ancora da Acicastello, il gruppo degli esperti subacquei hanno liberato da una rete il parco archeologico delle Isole Ciclopi.

Segue la terza puntata dove i cacciatori, nell’isola di Ustica, sono riusciti a recuperare una rete sprofondata al Secchitello. Ultima e quarta puntata, si va ad alla ricerca di uno strascico perso di fronte alla costa di Augusta.

La serie racconta le vite e
l’impegno quotidiano di questi insoliti attivisti, sommozzatori professionisti
che dedicano il loro tempo libero a preservare i fondali marini dalle reti da
pesca abbandonate, che continuano a pescare senza controllo.

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