ISCRO 2023, domande al via: requisiti e come fare richiesta - QdS

ISCRO 2023, al via le domande per gli autonomi: chi ne ha diritto e come fare richiesta

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ISCRO 2023, al via le domande per gli autonomi: chi ne ha diritto e come fare richiesta

Salvatore Freni  |
mercoledì 31 Maggio 2023

L'INPS ha fornito ulteriori delucidazioni in merito alle domande per richiedere l'ISCRO 2023. Tutte le informazioni necessarie.

Con il messaggio n. 1636 del 5 maggio 2023 l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) completa le informazioni già fornite con la circolare n. 94 .del 30 giugno 2021 relative all’lSCRO.

Ricordiamo che la presente indennità è stata istituita dall’art. 1, commi da 386 a 400, della legge 30 dicembre 2020 in via sperimentale per gli anni 2021, 2022 e 2023, da richiederla per uno solo di tali anni e verrà corrisposta per sei mensilità in ragione del 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso da quest’ultima all’INPS alla data di presentazione della domanda.

Ad esempio, a fronte dell’ultimo reddito annuo certificato pari a 6.000 euro, lo stesso verrà diviso per due (€ 6.000/2 = € 3.000) e successivamente moltiplicato per il 25 per cento (€ 3.000 x 25% = € 750), determinando così l’importo mensile della prestazione ISCRO pari a 750 euro.

Occorre dire che l’indennità in argomento va da un massimo di 800 euro a un minimo di 250 euro mensili annualmente rivalutabili secondo gli indici ISTAT. Infine si sottolinea che la stessa indennità non è soggetta a tassazione.

Per l’erogazione della presente indennità è previsto un fondo esaurito il quale non vengono accettate altre richieste; per il corrente 2023 tale fondo è pari a 18.3 milioni di euro.

ISCRO, chi ne ha diritto

Hanno diritto alla ISCRO i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS (ad esempio i liberi professionisti iscritti all’INPS), i quali si trovino nelle seguenti condizioni:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • non essere beneficiari di Reddito di Cittadinanza;
  • avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Entro quale termine chiedere l’indennità

La presente indennità deve essere chiesta entro il 31 ottobre dell’anno per il quale si inoltra la richiesta; per il corrente 2023 dall’8 maggio al 31 ottobre 2023 corredata da una autocertificazione del reddito prodotto. nell’anno che interessa.

Come chiedere l’indennità ed a chi

L’ISCRO deve essere richiesta esclusivamente per via telematica alla sede INPS della residenza del richiedente utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Istituti di Patronato nel sito internet dell’INPS (www.inps.it):

Le credenziali di accesso ai servizi per la prestazione ISCRO sono attualmente le seguenti:

  • PIN INPS (si ricorda che l’INPS non rilascia più nuovi PIN a decorrere dal 1° ottobre 2020);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

In alternativa al portale web, la presente prestazione può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Compatibilità con l’ISCRO

L’indennità ISCRO è compatibile con la titolarità di cariche elettive e/o politiche esclusivamente se per le stesse è previsto come compenso il solo gettone di presenza; al contrario, la titolarità di cariche parlamentari e di tutte le cariche che prevedano, come compensi, indennità di funzione e/o altri emolumenti diversi dal solo gettone di presenza non consentirà l’accesso all’indennità in argomento.

La stessa indennità non è compatibile con quanto si è detto in precedenza. Inoltre la stessa non è compatibile con:

  • l’APE sociale;
  • il Reddito di cittadinanza;.
  • le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.

Decadenza dal diritto alla ISCRO

Il beneficiario della presente indennità decade dal diritto alla stessa indennità nei seguenti casi:

  1. cessazione della partita IVA nel corso dell’erogazione dell’indennità;
  2. titolarità di trattamento pensionistico diretto;
  3. iscrizione ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  4. titolarità del Reddito di cittadinanza.

Foto di repertorio

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