Nervi tesi in maggioranza al Consiglio di Palermo: il punto

Palermo, nervi tesi in maggioranza con Forza Italia. Lagalla: “La città ha una priorità adesso”

Filippo Calascibetta

Palermo, nervi tesi in maggioranza con Forza Italia. Lagalla: “La città ha una priorità adesso”

Filippo Calascibetta  |
lunedì 11 Settembre 2023

In Consiglio comunale a Palermo vi sono nervi tesi, Forza Italia vuole sostituzioni degli assessori, replica il sindaco al QdS. Dalla Dc un invito e l'analisi dall'interno

A Palermo la maggioranza pare in affanno, vi sono screzi in merito al problema della rappresentanza all’interno della Giunta comunale. Causati perlopiù da soggetti che sono partiti con una forza politica e ad amministrazione in corso hanno cambiato colori, idee, posizioni nonché appartenenza.

Qualche giorno fa, Forza Italia ha tuonato in una nota e ha invitato: “Dispiace osservare come il partito di Forza Italia non trovi ad oggi adeguata rappresentanza all’interno della giunta comunale di Palermo, rispetto agli accordi di maggioranza presi ad inizio sindacatura. Registriamo, infatti, il permanere di una situazione di stallo nell’affrontare la questione della sostituzione di alcuni assessori, inizialmente attribuiti a Forza Italia, con i quali ormai da tempo si è interrotto il rapporto fiduciario. Il nostro gruppo consiliare si è sempre distinto per lealtà e senso di appartenenza a questa amministrazione e lo ha fatto anche quando questo ha significato un sostegno a scelte impopolari” parte del richiamo dei forzisti di Palermo a firma del commissario cittadino Domenico Macchiarella.

Maggioranza a Palermo, cosa chiede Forza Italia

Lo stesso Macchiarella, giusto il giorno dopo della nota è intervenuto al QdS.it per spiegare meglio quanto sta accadendo e mettendo in luce quanto stia traballando la maggioranza di centro-destra in Consiglio comunale. “Evidente che ci siano assessori indicati ad inizio consiliatura che oggi non ci rappresentano più, non è importante entrare nel merito del perché, ma è un fatto che tutti possono riconoscere”.

Inizialmente, gli assessori con cui è partito Forza Italia erano: Rosalia Pennino, Andrea Mineo, che starebbero tentennando come posizioni di partito, e Aristide Tamajo in cui non vi è alcun dubbio o tentennamento.

“Aspettiamo che si passi a delle soluzioni al più presto, per rasserenare il clima della maggioranza. Abbiamo sempre sostenuto il sindaco Roberto Lagalla e siamo stati decisivi per la sua elezione, anche in termini numerici” continua Macchiarella. Sull’incisività dei forzisti alle elezioni comunali 2022 ci sono i dati: primo partito votato nella coalizione di centro-destra con 21.125 voti (11,28%). Il problema è stato avvertito in momenti chiave, ossia all’annuncio dei passaggi: “Abbiamo avvertito il problema quando i soggetti che avevamo designato hanno poi cambiato direzioni”.

Domenico Macchiarella ha pronunciato alcune parole verso il passaggio di Salvatore Alotta, presidente della Quinta commissione consiliare, a Forza Italia: “Salvo Alotta per noi una persona di valore, è una persona aperta alla politica moderna. Noi immaginiamo che in futuro vi siano altre adesioni al nostro partito”.

Di quest’ultimo il sindaco Lagalla, a seguito del cambio di partito, ha invitato alle dimissioni nel suo attuale ruolo e Macchiarella ha detto: “Si tratta del principio di rappresentanza. Come noi desideriamo il nostro in giunta. Noi vogliamo quello che è uscito dalle urne. Molto spesso si legge, purtroppo, di ruoli di governo come poltrone, ma non è così. Si tratta di assunzioni di responsabilità. Per Forza Italia da sempre si tratta di oneri, non di onori. Vogliamo assumerci la responsabilità che ci hanno affidato gli elettori”. In conclusione, Macchiarella ha tranquillizzato sul clima in maggioranza puntualizzando: “Non ci sono ripicche né strumentalizzazioni, da nessuna parte”.

La risposta del sindaco

Una certa apertura è stata dimostrata dal primo cittadino di Palermo, il quale all’appello di Forza Italia ha replicato in questo modo al QdS.it: “Sarò pronto ad ascoltare le sollecitazioni legittime da parte delle forze politiche, ma in questo momento, per il bene della città, la priorità è l’approvazione del consuntivo 2022 in consiglio comunale, passaggio che permetterà al Comune di avere agibilità finanziaria, capacità di spesa e possibilità di assumere” fa sapere Roberto Lagalla.

L’analisi dall’interno della maggioranza

Un partito che si è rivelato altrettanto importante nella coalizione di centro-destra a Palermo e che sta avendo una rinascita da tenere, sicuramente, sotto osservazione è la Democrazia Cristiana. Un salto incredibile rispetto alle elezioni del 2017, dove era sostanzialmente assente, nel 2022 ha raccolto 10.387 voti, ovvero il 5,55%. Un partito che è stato in grado e capace di attrarre a sé.

Sulle tensioni all’interno della maggioranza di questi giorni presso il Consiglio di Palermo è intervenuto il capogruppo della Dc, Domenico Bonanno: “Il gruppo della Democrazia Cristiana ha sempre, con lealtà e impegno, sostenuto l’azione del sindaco Lagalla e dell’Amministrazione. Abbiamo, nel corso di questo primo anno, garantito spesso in maniera determinante i numeri d’aula e contribuito con serietà, proposte e diplomazia al miglioramento degli atti e alla loro approvazione – afferma al QdS.it -. Negli ultimi tempi si è avvertita una instabilità crescente a causa di uno scarso coinvolgimento delle forze politiche di maggioranza da parte di alcuni assessori e una inevitabile dinamicità della politica che sta facendo mutare gli equilibri d’aula. Il nostro assessore Forzinetti ha sempre coinvolto tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, nella redazione e nel miglioramento degli atti: siamo consapevoli dell’importanza strategica della condivisione delle prospettive, pur nei limiti delle divergenti sensibilità politiche. Non ho visto la stessa disponibilità in altri assessori, non tutti per fortuna, che dovrebbero invece riconoscere la centralità del consiglio comunale, organo che rappresenta i cittadini”.

Dc, Bonanno: “Tanto è stato fatto, tanto ancora da fare”

Inoltre, il capogruppo al Consiglio comunale di Palermo della Democrazia Cristiana si è espresso sul lavoro svolto sino ad ora, in un periodo, peraltro, di approvazione del consuntivo 2022: “Sono soddisfatto, nel complesso, dei risultati conseguiti fino ad ora dall’amministrazione Lagalla e da questo consiglio. Si poteva fare di meglio, certamente sì, ma non dobbiamo dimenticare che le condizioni in cui abbiamo ereditato il Comune erano disastrose, non soltanto perché eravamo sull’orlo del fallimento ma anche per un grave dissesto funzionale. Abbiamo rimesso in sesto le casse del Comune, adesso stiamo riorganizzando la macchina amministrativa, infatti, dopo anni sono ripartiti i concorsi, senza dimenticare il passaggio a 30 ore di tutti i dipendenti part-time”.

“In Consiglio comunale abbiamo approvato importanti regolamenti che riguardano soprattutto l’ambito delle attività produttive ma anche la revisione del cup, il regolamento sui beni comuni e sulla democrazia partecipata – continua Domenico Bonanno -. Insomma, tanto è stato fatto, ma tanto ancora c’è da fare. Occorre ritrovare serenità e unità d’intenti, sedersi attorno ad un tavolo alla presenza del sindaco per condividere i prossimi obiettivi, a partire dal bilancio consolidato e dall’utilizzo dell’avanzo che finalmente ci permetteranno di far ripartire la spesa, con un occhio a delibere importantissime per la città come il piano triennale delle opere pubbliche, il regolamento dei contributi all’economia locale e quello della movida”.

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