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Matteo Messina Denaro è morto, ecco dove verrà seppellito l’ex superlatitante

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Matteo Messina Denaro è morto, ecco dove verrà seppellito l’ex superlatitante

Salvatore Rocca  |
lunedì 25 Settembre 2023

L'ex boss Matteo Messina Denaro si è spento nella notte di lunedì 25 settembre, vegliato dai familiari. Ecco dove verrà tumulato.

L’ex superlatitante di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro, è morto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre all’età di 62 anni. Le sue condizioni di salute si erano notevolmente aggravate nei giorni scorsi e da venerdì si trovava in stato di coma irreversibile.

Arrestato il 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza, Matteo Messina Denaro si trovava ricoverato dall’8 agosto nell’ospedale “San Salvatore” de L’Aquila a seguito di un’operazione chirurgica effettuata per risolvere un’occlusione intestinale.

Matteo Messina Denaro, chi ha vegliato l’ex boss

Al suo capezzale, nelle scorse ore, si erano presentate la figlia Lorenza Santangelo, da poco riconosciuta, la nipote Lorenza Guttadauro e la madre Lorenza Santangelo, quest’ultima moglie di “Don Ciccio” Messina Denaro, capomafia della provincia di Trapani nella seconda metà degli anni ’80.

Dove sarà seppellito il mafioso

Con molta probabilità dopo l’autopsia la salma di Matteo Messina Denaro verrà trasferita e tumulata al cimitero di Castelvetrano, località di origine del malavitoso dove si trova la tomba di famiglia.

Si tratta della stessa tomba dove è attualmente seppellito il padre, morto da latitante e la cui salma fu fatta trovare nelle campagne di Castelvetrano, già vestita per il lutto e la tumulazione.

Il rifiuto della cerimonia religiosa

Nelle sue ultime volontà, ritrovate dai carabinieri del Ros a Campobello di Mazara in un pizzino scritto alcuni anni fa, Matteo Messina Denaro avrebbe espresso il desiderio di rifiutare ogni “celebrazione religiosa” da parte della Chiesa, “perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato”.

“Sono io in piena coscienza e scienza che rifiuto tutto ciò perché ritengo che il mio rapporto con la fede è puro, spirituale e autentico, non contaminato e politicizzato”, si legge ancora.

Dio sarà la mia giustizia, il mio perdono, la mia spiritualità. Chi come oggi osa cacciare e ritenere indegna la mia persona non sa che non avrà mai la possibilità di farlo perché io non lo consento, non ne darò la possibilità”, scrive ancora l’ex padrino nel pizzino.

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