Messina, digitalizzare le pratiche edilizie per il rilancio - QdS

Messina, digitalizzare le pratiche edilizie per il rilancio

redazione

Messina, digitalizzare le pratiche edilizie per il rilancio

venerdì 31 Luglio 2020

Un significativo snellimento del lavoro per facilitare il lavoro di uffici comunali e professionisti. L’obiettivo dell’Amministrazione: cambiare radicalmente modalità e approcci culturali

MESSINA – Un miglioramento per l’attività dei professionisti che si spera possa imprimere una netta accelerazione all’edilizia privata del capoluogo, rilanciando in questo modo un comparto che per decenni ha rappresentato una colonna dell’economia locale ma che, negli ultimi anni, sembra essere sprofondato in una crisi sempre più nera.

Proprio con l’ottimismo di chi punta a rivitalizzare un settore fondamentale il vice sindaco Salvatore Mondello ha commentato con soddisfazione il risultato raggiunto in termini di digitalizzazione delle pratiche edilizie. “Grazie all’attività svolta dal Dipartimento competente – ha detto – attraverso il Progetto Urbamid e a seguito degli approfondimenti svolti con gli Ordini Professionali, sempre attenti a suggerire criticità e possibili soluzioni da mettere in campo per supportare i cittadini, i professionisti e le imprese, si è proceduto alla digitalizzazione di quattromila pratiche di agibilità. Ciò permetterà un significativo snellimento nel lavoro dell’archivio, proprio perché tale certificato rappresenta la sintesi di tutta la storia tecnico amministrativa dei fabbricati”.

“L’efficace sinergia – ha aggiunto – creata a seguito di numerosi incontri, tavoli tecnici e interlocuzioni con gli Ordini professionali tecnici ha consentito di affrontare e superare diverse criticità degli uffici urbanistici, oberati da un pesante arretrato. Successivamente si procederà, oltre che a completare la digitalizzazione delle procedure di agibilità, anche con le restanti pratiche edilizie (titoli abilitativi, condoni e quant’altro)”.

A tal proposito, come ricordato dallo stesso vice sindaco, qualche settimana fa, d’intesa con l’Ordine degli Architetti e con l’Ordine degli Ingegneri, si è ipotizzato di trovare una formula che possa portare alla collaborazione con i giovani professionisti, per supportare tale attività.

“Per poter cambiare radicalmente modalità e approcci culturali – ha concluso Salvatore Mondello – occorre del tempo e l’attesa necessita di pazienza. Stiamo lavorando per definire nuovi approcci professionali, mettendo il massimo impegno e cercando di recuperare il pesante gap che negli anni si è accumulato. Intendiamo procedere in questo modo, mettendo sempre e comunque al primo posto le esigenze dei cittadini”.

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