Messina, un brand da rilanciare nel segno di Antonello - QdS

Messina, un brand da rilanciare nel segno di Antonello

redazione

Messina, un brand da rilanciare nel segno di Antonello

Rita Serra  |
martedì 28 Febbraio 2023

L’Amministrazione comunale punta a valorizzare maggiormente la figura del celebre artista del Quattrocento, anche alla luce di possibili nuove scoperte connesse al suo legame con la città

MESSINA – Ci sarà un mese di tempo per creare il brand “Messina – Città di Antonello”: un nuovo simbolo per promuovere l’immagine del capoluogo messinese nel mondo e incentivare l’indotto turistico. Il marchio suggellerà il legame territoriale con il celebre artista di origine messinese, rappresentando un nuovo biglietto da visita per attirare i turisti.

Il ruolo del Comune

L’assessore comunale alla Cultura, Vincenzo Caruso, spiega come nasce l’iniziativa condivisa con il sindaco Federico Basile e gli obiettivi che si propone: “Con il progetto di un brand dedicato al grande Antonello, vogliamo finalmente accendere i riflettori anche sul sito messinese di Ritiro, che merita di essere riqualificato e valorizzato”.

Si tratta della città di Antonello, dove si dice possa trovarsi la tomba del famoso artista. “Antonello è un figlio di Messina – sottolinea Caruso – che ha contribuito e continua a dare lustro alla nostra città, facendola conoscere a livello mondiale. Il brand assumerà una valenza intrinseca, per consentirci di sviluppare un asset strategico a vantaggio del territorio messinese e una opportunità di marketing. In questo ambito si inserisce anche la realizzazione del Museo Antonelliano. Una Casa-Museo già inserita nella progettazione Pon Plus 2021-2027”.

Il concorso di idee per il brand

È stato pubblicato nei giorni scorsi l’avviso pubblico per creare un’idea grafica del logo identificativo del brand Messina-Città di Antonello. Alla delibera comunale del 3 febbraio scorso, ha fatto seguito il bando per il concorso di idee. Possono concorrere alla creazione del bozzetto associazioni, soggetti privati, artisti, studenti, professionisti di design, illustratori, esperti di arti grafica, pubblicitaria e illustrativa. Ci sarà tempo fino al 21 marzo per presentare il logo.

Nuovi scavi nella cittadella antonelliana

Intanto, dal punto di vista archeologico, si aprono anche ulteriori prospettive legate alla figura di Antonello da Messina. C’è infatti motivo di credere, dopo che nel 1989, nel corso di alcuni lavori di sbancamento e successivi scavi, furono ritrovati importanti resti dell’antico Convento di Santa Maria di Gesù Superiore e un locale di sepoltura, che in quel sito possano trovarsi le spoglie di Antonius de Antonio, ovvero Antonello da Messina. Presto potrebbero partire nuovi scavi intorno alla vasta zona di circa tremila metri quadri, ritenuta di interesse scientifico per la presenza di chiese medievali e di una particolare pavimentazione oggetto di interesse dell’Università di Messina. Un progetto verrà presentato a breve alla Soprintendenza ai Beni culturali per interventi di consolidamento e saggi archeologici da affidare agli studenti. A curarlo il prorettore vicario Giovanni Moschella e l’archeologa Katia Ingoglia.

La Fondazione Antonello

Della gestione della cittadella Antonelliana si occupa dal 2011 la Fondazione di partecipazione Antonello da Messina, costituita da Giuseppe Previti che ne è il presidente. Lui come altri storici locali, dopo avere letto il testamento lasciato dall’artista, sostengono che la sua tomba possa essere proprio in questo luogo, tra i ruderi del vecchio convento, il primo dei Frati Minori sorto in Sicilia. Luoghi che la Fondazione si occupa di pulire settimanalmente, al fine di renderli decorosi e fruibili alle visite conoscitive. Una costante opera di promozione svolta a servizio delle scuole, di turisti e visitatori incuriositi e interessati a conoscere il sito in cui sarebbe sepolto Antonello da Messina.

Considerato il più grande ritrattista del Quattrocento e tra i maggiori artisti del Rinascimento italiano, le sue opere sono esposte nei Musei più importanti del mondo: dal Louvre di Parigi alla National Gallery di Londra, passando per il Metropolitan Museum of Art di New York. Sei i dipinti esposti in Sicilia, tra i quali due ritratti famosi: l’Annunciata a Palermo e il Ritratto dell’Ignoto Marinaio esposto a Cefalù. In questi giorni è stato celebrato il 488° anniversario della morte dell’artista, che si fa risalire tra il 14 e 24 febbraio del 1479 a Messina.

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