Migranti, a Lampedusa diminuiscono gli sbarchi - QdS

Migranti, a Lampedusa diminuiscono gli sbarchi

redazione web

Migranti, a Lampedusa diminuiscono gli sbarchi

lunedì 03 Agosto 2020

Solo una trentina di nuovi arrivi, mentre l'hotspot, nei giorni scorsi al collasso, viene a poco a poco svuotato. Il problema delle mascherine. Arriva la nave-quarantena. Il fronte diplomatico e l'Ue. La Germania, "non lasciamo l'Italia sola"

Trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa, ma anche nuovi arrivi – limitatissimi per la verità, ieri appena trenta – di migranti sbarcati da barchini direttamente nel porto e sulla costa.

Sull’isola il centro, nei giorni scorsi al collasso, viene a poco a poco svuotato dalla Prefettura – ieri sera erano 712 – che ha accolto l’allarme lanciato dal sindaco Totò Martello, il quale aveva paventato la necessità di chiudere l’hotspot, che aveva raggiunto quasi la soglia di mille presenze.

Dopo gli ultimi sbarchi, sono giunti sul posto gli operatori per eseguire i tamponi, ma all’interno sono inevitabili gli assembramenti e la maggior parte degli ospiti, è stato constatato, non indossa le mascherine che pure sono state loro fornite.

Arriva la nave-quarantena

Proprio per far fronte a una situazione che appare sempre più complicata, nelle prossime ore è atteso, davanti a Lampedusa, l’ancoraggio della nave-quarantena con settecento posti per alleggerire la struttura sull’isola e quella di Porto Empedocle.

Intanto l’emergenza in mare prosegue: in acque maltesi, 72 persone su un gommone e altre 22 su un secondo barcone ormai senza carburante restano in attesa dei soccorsi, secondo quanto segnala Alarm Phone. E le difficoltà non riguardano solo le coste del Mediterraneo.

Il fronte diplomatico e l’Ue

Sul fronte politico e diplomatico prosegue l’attenzione verso gli sbarchi dalla Tunisia del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale nei giorni scorsi aveva annunciato la sospensione dei fondi per la cooperazione.

Una “attenzione” verso gli sbarchi dalla Tunisia sulla quale, ha precisato oggi lo staff del ministro, “non c’è alcuna contrapposizione con il presidente del Consiglio. Il ministro Di Maio, in qualità di titolare della Farnesina, sta infatti semplicemente svolgendo il suo lavoro supportando quotidianamente l’azione di governo ed è in continuo contatto, oltre che con il premier Giuseppe Conte, anche con i ministri Lamorgese e Guerini”.

La Germania, “non lasciamo l’Italia sola”

E Berlino fa da sponda: “”Non lasciamo l’Italia da sola, non ripetiamo errori del passato”, dice il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas sottolineando che “l’Italia è stata colpita di sorpresa da una forte ondata di migranti dalla Tunisia nelle scorse settimane”.

“Grazie all’amico e collega Maas”, ha risposto Di Maio.

“Abbiamo sempre detto che il tema migranti non può essere affrontato solamente dal nostro Paese. Adesso serve una risposta di tutta l’Europa”.

Fuga da centro nell’ibleo, Carabiniere ferito

Intanto Ventotto migranti si sono allontanati la notte tra sabato e domenica dall’ex azienda agricola “Don Pietro”, tra Ragusa e Comiso dove erano ospitati.

In 118 erano stati trasferiti lì da Pozzallo dopo essere arrivati con la nave Denaro della Guardia di Finanza che li aveva presi a bordo a Porto Empedocle.

Le forze dell’ordine hanno provato ai impedire che i migranti lasciassero la struttura e durante la fuga un carabiniere è rimasto ferito.

Guerini risponde a Salvini

Il capo della Lega Nord Matteo Salvini – quello della bufala dei porti chiusi, al quale il sindaco Martello ha dato del “mentitore seriale” – continua intanto con la sua propaganda, puntando l’indice contro il ministro della Difesa Guerini che sarebbe restio a mettere a disposizione i militari per fronteggiare l’emergenza, specie nei centri.

“Salvini – ha replicato il Ministro – dovrebbe sapere che non è nel potere del ministro della Difesa, giustamente e secondo il nostro ordinamento, disporre di unità militari ai fini del mantenimento dell’ordine pubblico. Secondo questi principi, quindi, è stato disposto il rafforzamento della sorveglianza intorno ad alcuni centri di accoglienza, anche utilizzando militari di Strade Sicure”.

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