Da tutta la Sicilia hanno aderito all'appello per i profughi dell'Ucraina e viveri e beni di prima necessità. Adesso però questi beni rischiano di perdersi: ecco perché
Da tutta la Sicilia hanno aderito all’appello per i profughi dell’Ucraina e viveri e beni di prima necessità sono arrivati a Palermo pronti a partire per i centri di prima accoglienza allestiti al confine con la Polonia. Adesso però questi beni rischiano di perdersi e di rimanere nel padiglione della Fiera del Mediterraneo usato come deposito perchè mancano i soldi per pagare il tir che li porti Przemysl (Polonia) dove è stato allestito il ‘Villaggio Italia’.
“Rischiamo di fare deperire le donazioni”
“Rischiamo di fare deperire e perdere quanto i siciliani hanno donato e continuano a donare per la popolazione dell’Ucraina – affermano il presidente della VI circoscrizione Michele Maraventano e Valentina Chinnici e Massimo Giaconia (consiglieri comunali di Avanti Insieme) – perché il tir che dovrebbe effettuare questo viaggio costa 2.500 euro, somma di cui non disponiamo. Chiediamo, quindi, un piccolo contributo economico da parte di chi può e vuole farlo per concretizzare la solidarietà per la popolazione dell’Ucraina”.
“Chiediamo altri locali per contenere tutti beni”
Numerose le persone che hanno contribuito alla raccolta partita dalla VI Circoscrizione di Palermo e che ha coinvolto i volontari del Roe., E.R.A., AssoFante della Protezione Civile Palermo, e tantissime organizzazioni di volontariato ed enti del Terzo settore provenienti da tutta la Sicilia. “Certi che il cuore dei siciliani è grande – aggiungono Chinnici, Giaconia e Maraventano – ci rivolgiamo anche al sindaco della Città Metropolitana di Palermo e al presidente della Regione Siciliana affinché vengano messi a disposizione altri locali per contenere tutti beni di prima necessità che giungono ormai da tutta la Sicilia, pensando a mezzi di trasporto per il trasferimento degli stessi nei centri di prima accoglienza allestiti per i profughi che si trovano ai confini con l’Ucraina”.