Pasquetta: picnic per il quaranta per cento degli italiani - QdS

Pasquetta: picnic per il quaranta per cento degli italiani

Pietro Crisafulli

Pasquetta: picnic per il quaranta per cento degli italiani

lunedì 22 Aprile 2019

La stima è di Coldiretti che elenca i piatti tipici pasquali più apprezzati nelle varie regioni, dal Trentino alla Sicilia. Oggi sulla nostra Isola, a parte il forte vento a Palermo e nelle Eolie e un'instabilità mattutina su Messinese e Catanese, dovrebbe splendere il sole

Si prevede che il quaranta per cento degli italiani abbia programmato la tradizionale gita fuori porta di Pasquetta in campagna, al mare, in montagna, nei parchi o nelle aree protette anche con il tradizionale picnic nel verde, dove non mancheranno gli avanzi del giorno prima.

Emerge dall’analisi Coldiretti-Ixè dalla quale si evidenzia che gli italiani hanno speso complessivamente oltre 1,7 miliardi di euro per imbandire le tavole della Pasqua, con il 65% che ha deciso di consumare a casa propria o di parenti e amici il tradizionale pranzo, anche se non manca chi ha scelto il ristorante o l’agriturismo scelto a tavola da trecentocinquantamila tra italiani e stranieri.

A vincere a Pasqua secondo la Coldiretti è stato il menu della tradizione scelto dall’80% degli italiani ma c’è anche un 5% a dieta in vista dell’estate mentre appena il 3% ha scelto un menu vegano o vegetariano.

L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza degli italiani resta infatti anche quest’anno la carne d’agnello che – continua la Coldiretti – nelle diverse forme è presente nei menu di oltre la metà degli italiani (51%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismo.

Dagli arrosticini alle cotolette panate, dalla più tradizionale teglia al forno con patate all’agnello brodettato, dalle polpettine pasquali con macinato tipico del Trentino fino al Cutturiddu pugliese, l’agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, ma anche gli gnocchi al sugo di castrato e le tagliatelle al ragù di ovino.

Tra i piatti più gettonati – informa ancora la Coldiretti – ci sono stati anche gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla “pizza” – in realtà una torta salata – al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio, i passatelli in Romagna è l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori in Molise.

In Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo.

In Sicilia, oltre agli arrosti di carne anche tanto pesce, a cominciare dal baccalà, ma soprattutto dolci: uova e colombe industriali ma anche gli “aceddi (o pupi, visto che sono presentati in diverse forme) cu’ l’ovu” e i “ciciliu” biscotti con uova sode cosparsi di “diavulicchi” di zucchero, gli agnelli di marzapane e le durissime colombine di farina, zucchero, cannella e chiodi di garofano in polvere.

Non mancherà poi sulle tavole la tradizionale, sontuosa, cassata alla siciliana, oggi più diffusa di quei dolci di ricotta fritti e cosparsi di zucchero che fecero nascere il detto “Cu n’appi n’appi d’e cassatedd’i Pasqua”.

Oggi, invece, per la tradizionale scampagnata di Pasquetta, saranno ancora una volta gli arrosti a farla da padrone.

Le famiglie siciliane porteranno in campagna i cosiddetti “fuculari” o “fucuni”, termine da preferire allo straniero “barbecue” , e sulle braci cucineranno bistecche, polpette sulle foglie di limone, “pittinicchi”, salsicce e altri tagli di carne.

La tradizionale gita fuori porta è ancora in forse, in molte zone della Sicilia, visto il gran vento e alcune piogge nella domenica di Pasqua.

Stamattina il forte vento di scirocco che da ieri imperversa su Palermo è aumentato di intensità la notte scorsa impegnando i vigili del fuoco in una settantina di interventi eseguiti e decine di richieste in lita di attesa. E sono ancora fermi, a causa delle mareggiate, i collegamenti con le Isole Eolie.

Ma le previsioni del tempo, a parte ancora l’ instabilità mattutina sul messinese tirrenico e fino a Catania, dicono che sul resto dell’Isola dovrebbe esserci il sole.

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