Ricostituite le commissioni a tutela delle bellezze naturali

Ricostituite le commissioni a tutela delle bellezze naturali: ruoli, compiti e obiettivi

Marco Cavallaro

Ricostituite le commissioni a tutela delle bellezze naturali: ruoli, compiti e obiettivi

Michele Giuliano  |
sabato 25 Maggio 2024

Rinominati gli organismi, uno per ogni provincia, con decreti della Regione 

Si rimettono in attività le commissioni provinciali per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche. Tali organi prendono le mosse dall’articolo 137 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, secondo cui le regioni istituiscono tali commissioni con il compito di formulare proposte riguardo immobili e aree di interesse pubblico.

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In pratica, la commissione acquisisce le necessarie informazioni attraverso le soprintendenze e gli uffici regionali e provinciali, valuta la sussistenza del notevole interesse pubblico degli immobili e delle aree e propone la dichiarazione di notevole interesse pubblico. La proposta deve essere motivata, facendo riferimento alle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche del bene in discussione, mostrando come abbiano significato e valore identitario del territorio in cui ricadono o che siano percepite come tali dalle popolazioni. La dichiarazione di notevole interesse pubblico permette quindi di avviare un iter di  tutela e valorizzazione, rispondente agli elementi peculiari e al valore degli specifici ambiti paesaggistici.

Cosa può essere dichiarato di interesse pubblico

Possono essere dichiarate di interesse pubblico le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; le ville, i giardini e i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza; le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. La commissione può discutere di quanto sia possibile fare con i sindaci dei comuni interessati e può consultare esperti. È integrata dal rappresentante del competente comando regionale del Corpo forestale della Regione, nei casi in cui la proposta riguardi filari, alberate ed alberi monumentali. Nomina al suo interno il presidente, mentre le funzioni di segretario sono espletate da un funzionario della soprintendenza per i beni culturali ed ambientali competente per territorio.

Da chi sono composte le commissioni

Le commissioni sono composte dal direttore regionale, dal soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio, dal soprintendente per i beni archeologici competenti per territorio, nonché da due responsabili competenti in materia di paesaggio e da altri membri, in numero non superiore a quattro, nominati dalla regione tra soggetti con qualificata, pluriennale e documentata professionalità ed esperienza nella tutela del paesaggio. Questi ultimi di norma sono scelti nell’ambito di terne designate, rispettivamente, dalle università aventi sede nella regione, dalle fondazioni aventi per statuto finalità di promozione e tutela del patrimonio culturale e dalle associazioni portatrici di interessi diffusi e dal rappresentante del competente comando regionale del Corpo forestale dello Stato. I componenti rimangono in carica per 4 anni.

A Trapani, Siracusa, Ragusa, Palermo e Messina

La commissione di Trapani, oltre ai membri fissati per legge, conta tra le sue fila Maria Livia Olivetti, docente dell’università di Palermo. Quella di Siracusa, invece, annovera Germana Barone, Gabriella Vindigni, Fausto Nigrelli, docenti dell’università degli studi di Catania, e Francesca Castagneto, designata da Italia Nostra Onlus. Anche a Ragusa, la commissione si arricchisce delle figure di Christian Mulder, Sebastiano Imposa, e Federico Vagliasindi, docenti dell’università di Catania. A Palermo, invece, è Maria Livia Olivett a partecipare alle attività della commissione regionale. La commissione di Messina conta tre membri oltre quelli istituzionali: Giovanni Messina e Marina Arena, docenti dell’università degli studi di Messina, e Enrica Rizzo, designata dal Fondo per l’ambiente italiano-Fai Sicilia.

Enna, Catania, Caltanissetta ed Agrigento

Ad Enna, invece, i membri qualificati sono Antonella Versaci e Maurizio Oddo, docenti dell’università Kore di Enna. A Catania la commissione vede la presenza di Rosolino Cirrincione, Gianpietro Giusso del Galdo e Giovanni Signorello, ordinari dell’università degli studi Catania, insieme a Cecilia Tosto, designata dal Fai Sicilia. Caltanissetta, invece, registra i nominativi di Tiziana Basiricò e Maria Teresa Campisi, docenti dell’università Kore di Enna. In ultimo Agrigento, che vede la partecipazione ai lavori di Annalisa Giampino, docente del dipartimento di Architettura dell’ateneo palermitano e di Maria Ala, designata dal Fai Sicilia.

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