Povertà, proteste per le ordinanze di sgombero a Catania - QdS

Povertà, proteste per le ordinanze di sgombero a Catania

redazione web

Povertà, proteste per le ordinanze di sgombero a Catania

venerdì 19 Giugno 2020

Con una lettera aperta al sindaco Salvo Pogliese, la Cgil, la Bottega di Adif, e alcune unità di strada contestano la scelta dell'Amministrazione comunale. "L'indigenza non si combatte con la forza pubblica, affrontare il disagio abitativo"

Con una lettera aperta al sindaco di Catania Salvo Pogliese, la Cgil, la Bottega di Adif, e alcune unità di strada contestano la scelta del Comune di avere firmato lo sgombero dell’area sita tra piazza della Repubblica e via Teocrito a Catania affermando che “ancora una volta il disagio abitativo viene affrontato a colpi di ordinanze che non mirano alla risoluzione del problema e non tengono conto dello stato di difficoltà in cui versa chi è costretto a vivere per strada”.

“Nessuno sceglie di vivere in una condizione di degrado – si legge ancora nella missiva – e lo Stato, in questo caso l’amministrazione territoriale, ha il dovere di fornire alternative dignitose a chi alternativa non ha”.

“A seguito dell’ordinanza anti bivacco dello scorso anno – ricorda la lettera aperta – il sindaco Pogliese aveva rassicurato la città comunicando che ai senza fissa dimora, sgomberati dal centro storico, sarebbero state fornite alternative abitative dignitose utilizzando il patrimonio confiscato alla mafia. Ma ad oggi quei buoni propositi sembrano lettera morta e non si profila alcuna soluzione abitativa per chi non ha alcunché”.

“La povertà e l’indigenza – prosegue la lettera – non si possono combattere con la forza pubblica. La soluzione non può essere occultare alla città chi è già invisibile”.

“Chiediamo ancora a gran voce – conclude il messaggio indirizzato al sindaco Pogliese – , che vengano cercate soluzioni capaci di mettere al centro la persona e la sua dignità. Pretendiamo soluzioni concrete che non nascondano la ‘polvere’ dei bisognosi in altri ghetti dai quali verranno nuovamente cacciati via alla prossima puntata. Chiediamo che si combatta la povertà e non i poveri”.

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