Rateizzazione cartelle esattoriali: cifre, requisiti e come si richiede

Rateizzazione cartelle esattoriali: cifre, requisiti e come si richiede

Marco Cavallaro

Rateizzazione cartelle esattoriali: cifre, requisiti e come si richiede

Redazione  |
mercoledì 06 Marzo 2024

Se l'importo dell'operazione è superiore ai 120.000 euro, la procedura cambia nelle modalità

Tra i temi frequenti nel panorama fiscale c’è quello della rateizzazione delle cartelle esattoriali. Come funziona e come è possibile richiederlo? Per poter accedere a questa agevolazione, una soluzione è quella di presentare una istanza all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Per ottenerla però, esistono varie modalità e l’operazione dipende anche dalla cifra in questione. Grazie alle informazioni riportate di seguito, sarà possibile avere dei chiarimenti in merito.

Rateizzazione cartelle esattoriali: modalità e come si richiede fino ai 120.000 euro

Per la rateizzazione delle cartelle esattoriali (ordinario) con importo di massimo 120.000 euro, la procedura è semplice e veloce. Il tutto, si può richiedere anche online e in maniera molto scorrevole. Nel caso di concessione, in questo caso la tassa prevista sarà di 72 rate in 6 anni.

Per essere presentata, la domanda andrà fatta online sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Una volta effettuato l’accesso alla propria area riservata, bisognerà scegliere la singola cartella esattoriale. Infine, cliccare sul servizio “Rateizza adesso”. Tuttavia, questa non è l’unica modalità per accedere a questa agevolazione. In alternativa, infatti, si può accedere grazie al modello R1. Una volta compilato correttamente, il modulo dovrà essere inviato tramite PEC agli indirizzi riportati sulla modulistica in questione. Fatta la richiesta (e se in linea con i parametri di rateizzazione), per il debito dilazionato non saranno iscritti nuove procedure esecutive.

Rateizzazione cartelle esattoriali fino a 120.000 euro: come versarle

Se idoneo ai parametri per la rateizzazione delle cartelle esattoriali, sarà possibile versare le rate in diversi modi. Infatti, potrà essere fatto utilizzando i bollettini o moduli di pagamenti rilasciati dall’Ader con il piano di dilazione. In alternativa, si può procedere con l’addebito diretto delle rate sul conto corrente della figura in questione. In questo caso, sarà necessario fare accesso al servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di rateizzazione” della sezione “Rateizza il debito” presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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Rateizzazione cartelle esattoriali: modalità e come si richiede dopo i 120.000

Se l’importo della rateizzazione delle cartelle esattoriali è superiore ai 120.000 euro, la procedura è diversa. In questo caso, infatti, non sarà possibile procedere con l’istanza online. Per procedere alla rateizzazione dunque sarà necessario presentare una domanda compilando il modello R2. Questo, una volta completato, dovrà essere inviato a uno degli indirizzi PEC riportati al suo interno. Inoltre, sarà necessario allegare alla domanda di rateizzazione anche la certificazione ISEE in corso di validità. In questo modo, sarà possibile certificare la situazione di difficoltà necessaria per accedere al sistema di rateizzazione.

Una volta certificata la validità della richiesta, il piano di rateizzazione della cartella esattoriale prevede 72 rate mensili da versare in 6 anni. Come nel caso precedente, anche questa volta – finché in regola con i pagamenti imposti dal piano di rateizzazione – i soggetti indicati non saranno iscritti a nuovi fermi o ipotetiche.

Rateizzazione cartelle esattoriali oltre 120.000 euro: come versarle

Come nel caso precedente, anche per l’importo di rateizzazione oltre i 120.000 euro sarà possibile procedere al pagamento delle rate stabilite o tramite il bollettino indicato oppure, in alternativa, con addebito diretto sul proprio conto corrente.

Rateizzazione cartelle esattoriali: il piano straordinario da 120 rate

Oltre al piano ordinario da 72 rate mensili, in alcuni casi è possibile accedere anche a un piano straordinario da 120 rate. Questo, si ritiene possibile quando si dimostra di non essere in grado di pagare il debito proposto dal piano ordinario. Il tutto, si dimostra in base all’importo della rata: se questo è superiore a un quinto del reddito mensile del nucleo familiare riportato dall’ISEE, è possibile procedere.

Rateizzazione esattoriale: quando decade il piano

Infine, il piano di rateizzazione può anche decadere. In che modo? Il più diffuso è il mancato pagamento delle rate stabilite, detto inadempienza. La decadenza, però, può avvenire anche in caso di morte del richiedente o quando la società titolare del debito viene cancellata dal registro delle imprese. Quante rate devono mancare per decadere dalla rateizzazione? Di seguito, lo schema e il regolamento:

  • per i piani di dilazione già in essere all’8 marzo 2020 deve mancare il pagamento di almeno 8 rate anche non consecutive;
  • per piani di dilazione concessi dopo l’8 marzo 2020 e fino al 31 dicembre 2021 la decadenza è esecutiva quando manca il pagamento di almeno 10 rate, anche non consecutive;
  • per le dilazioni concesse a partire dal 1° gennaio 2022, invece, sarà sufficiente non versare 5 rate anche non consecutive per decadere dal piano;
  • per le rateizzazioni concesso a partire dal 16 luglio 2022, invece, si torna al numero di 8 rate mancanti per decadere dal piano.

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