Reddito di Cittadinanza, stop dal 1° luglio: cosa succede - QdS

Reddito di Cittadinanza, dal 1° luglio cambia tutto: cosa succede e chi lo perde

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Reddito di Cittadinanza, dal 1° luglio cambia tutto: cosa succede e chi lo perde

Salvatore Rocca  |
lunedì 19 Giugno 2023

Dal 1° luglio 2023 sono previste importanti novità per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Ecco cosa cambia, chi lo perde e chi no.

Quella del 1° luglio 2023 sarà una data campale per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Così come annunciato nei primi giorni della nascita del Governo Meloni, il sostegno economico introdotto nel 2019 dall’esecutivo Conte è destinato a essere smantellato.

La fine dell’attuale Reddito di Cittadinanza è stata sancita dall’approvazione del decreto Lavoro nel corso del Consiglio dei ministri che si è tenuto lo scorso 1° maggio, con il conseguente varo di alcune misure che andranno a sostituire il precedente incentivo.

Reddito di Cittadinanza, per chi sarà cancellato

Il decreto ha confermato la cancellazione del Reddito di Cittadinanza per tutti quei beneficiari di età compresa tra i 18 e i 59 anni. Per questi soggetti, così come indicato all’interno della Manovra 2023, è prevista l’erogazione del sostegno per sette mensilità nel corso dell’anno.

In parole povere, la ricarica attesa per luglio 2023 sarà dunque l’ultima che verrà riservata a questa categoria di percettori.

Chi percepirà ancora il Reddito di Cittadinanza

Situazione differente, invece, per quei soggetti percettori del Reddito di Cittadinanza che, prima della scadenza dei 7 mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali e, pertanto, non attivabili al lavoro.

Il sussidio, inoltre, non verrà revocato nemmeno a quelle famiglie che, al loro interno, presentano soggetti minorenni, persone con disabilità o individui con almeno 60 anni di età. A loro, infatti, verrà destinata una ricarica con scadenza al 31 dicembre 2023.

L’Assegno di Inclusione

Per queste categorie di persone, a partire dal 2024 è previsto l’Assegno di Inclusione, una misura che sostituirà in tutto e per tutto il vecchio Reddito di Cittadinanza. Il contributo avrà una validità 18 mesi con stop di 1 mese. L’eventuale rinnovo varrà per 12 mesi, con successivo stop di un mese.

Il richiedente deve disporre di un ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro e un valore del reddito familiare inferiore alla soglia di 6mila euro, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Supporto per la formazione e lavoro

Il Governo Meloni ha poi messo a punto un ulteriore sostegno che rimpiazzerà il Reddito di Cittadinanza. Si tratta del cosiddetto Supporto per la formazione e lavoro, una misura riservata soltanto a quelle famiglie nelle quali sarà presente una persona in grado di lavorare. Essa scatterà da settembre 2023 e prevede un assegno da 350 euro al meseper un massimo di 12 mesi.

Ne avranno diritto i soggetti con età compresa tra i 18 e i 59 anni e senza minori a carico soggetti disabili. La misura viene riconosciuta a quei cittadini che prendono parte a programmi di formazione e progetti utili alla collettività.

Foto di repertorio

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