Sileri, "Da inizio pandemia Covid singola patologia più letale" - QdS

Sileri, “Da inizio pandemia Covid singola patologia più letale”

Antonino Lo Re

Sileri, “Da inizio pandemia Covid singola patologia più letale”

mercoledì 01 Settembre 2021

“Non c’è nella storia recente una malattia che, da sola, abbia causato così tante vittime in un arco temporale così ristretto, con una progressione che spesso non lascia nemmeno possibilità di cura. In questo senso il Covid non può essere paragonato a nessun’altra singola patologia: ha provocato un numero di decessi più alto delle tre patologie oncologiche più letali messe insieme, ovvero il cancro del polmone, del colon e della mammella”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a margine della visita allo Stabilimento Ospedaliero Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto.

“La maggior parte dei casi di cancro si può curare – sottolinea il sottosegretario – e, grazie alla disponibilità di terapie sempre più numerose e avanzate, anche guarire. Con il Covid non sempre è così, per la rapidità con cui si manifesta e progredisce”. Da qui l’importanza della vaccinazione. “Se ti vaccini hai una grandissima probabilità di non andare in terapia intensiva e di non morire”, sottolinea Sileri.

“Il mio impegno sia come rappresentante delle istituzioni che come medico è di fare in modo che le persone restie alla vaccinazione, non i no vax, ma quelle che comprensibilmente hanno ancora dei dubbi, capiscano bene la bontà e l’importanza della vaccinazione”, aggiunge. E continua spiegando anche che il Covid non uccide solo direttamente ma anche indirettamente.

“A causa del Covid, per cui è disponibile una profilassi specifica costituita dal vaccino, sono rimaste indietro tutte le altre condizioni patologiche, tra cui appunto la prevenzione oncologica”, continua Sileri. “Il Servizio Sanitario Nazionale sta strenuamente continuando a contrastare il virus e tiene pronti reparti e sale operatorie sottraendoli a tutto il resto della ‘sanità interrotta’. Non è più tollerabile aspettare oltre: il vaccino è l’unica arma che abbiamo per porre fine a queste morti e per ricominciare ad occuparci delle malattie che in questo anno e mezzo non sono state più diagnosticate e trattate e che rischiano di diventare una nuova emergenza sanitaria”.

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