Silvia Romano, Di Maio, "la parte sana del Paese la difenda" - QdS

Silvia Romano, Di Maio, “la parte sana del Paese la difenda”

redazione web

Silvia Romano, Di Maio, “la parte sana del Paese la difenda”

lunedì 18 Maggio 2020

Il ministro degli Esteri, "tanto odio, ma l'Italia è altro, mi chiedo se gli haters hanno figli". E conferma, "nessun riscatto pagato". Poi parla di Regeni, Fase 2, Ue, M5s, boss in cella. E conclude, "Conte non stia sereno"

“Io sono convinto che l’Italia non sia quella parte minoritaria di persone che si sta rivolgendo in quel modo osceno contro Silvia Romano. L’Italia è altro”.

Lo ha detto in tv ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che la giovane “non si deve scusare con nessuno se ha sorriso quando ha rivisto l’Italia e quando ha rivisto la sua famiglia”.

La Farnesina, ha spiegato, “si sente parte della sua famiglia”.

L’esponente M5S poi si è rivolto agli haters della ragazza tenuta in ostaggio per 18 mesi dai terroristi: “Quelle persone dovrebbero vergognarsi per come si sono comportate questa settimana contro Silvia Romano. Io mi chiedo: ma quelle persone hanno dei figli?”.

E ha rivolto un appello “alla parte sana del Paese” perché la difenda.

“Non mi risulta un riscatto” per la liberazione di Silvia Romano” ha poi ribadito, “altrimenti avrei dovuto dirlo: c’è stata l’intervista a un presunto portavoce dell’organizzazione terroristica che aveva rapito Silvia, che diceva che era stato pagato un riscatto… Perché in questo Paese la parola di un presunto terrorista vale più di quella di un governo?”.

Poi il ministro degli Esteri ha affrontato altri argomenti.

REGENI – La verità per Giulio Regeni “è una priorità” per il governo. L’obiettivo – ha spiegato il titolare della Farnesina – è “far emergere la verità” e “portare avanti il processo”.

FASE 2 – “Mi fido molto degli italiani. Gli italiani hanno dimostrato, in questi due mesi di lockdown, di avere una grande responsabilità. Poi c’è sempre qualche irresponsabile. Ristabiliamo i principi di uno Stato liberale e democratico. Questo è molto importante. Lavoreremo alla promozione turistica per riuscire a salvare ciò che si può salvare dell’estate” e ha ringraziato il collega Dario Franceschini, titolare del Mibact, per il suo operato.

La scelta di affidare ai governatori la competenza per la gestione “di questa Fase 2 non è uno scaricabarile, ma è la fiducia in chi conosce il proprio territorio”.

“Noi come Governo, adesso, non dobbiamo più lavorare sull’oggi ma sull’orizzonte economico e di sviluppo sociale del Paese dei prossimi anni, che dovrà affrontare una crisi economica”, ha aggiunto. “C’è la consapevolezza di stare progettando con i provvedimenti di oggi i prossimi anni del Paese”.

UNIONE EUROPEA – “È il momento in cui gli egoismi nazionali non aiutano il futuro dell’Europa: questi sono i giorni in cui si sta scrivendo il futuro della Ue” e “ci sono ancora alcuni Paesi del Nord arroccati sul loro ramoscello: ma non hanno capito che se cade l’albero cadono anche loro”.

MOVIMENTO CINQUE STELLE – “In questo momento il lavoro all’interno del Movimento è quello di cercare e poter dare ciascuno il proprio contributo. Storicamente il Movimento 5 Stelle ha tante anime che convivono”, prosegue il titolare della Farnesina, sottolineando come il Movimento debba conservare la sua “vocazione a governare”.

“BOSS IN CELLA, NON C’E’ CRISI CHE TENGA” – “Non si può approfittare della crisi sanitaria per mettere fuori i boss che erano in regime di 41bis” ha detto Di Maio a proposito della polemica tra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il pm Nino Di Matteo. “Per Bonafede parlano le leggi. Ha approvato una legge anticorruzione che ha ricevuto i complimenti della Ue e leggi che hanno inasprito” le pene per i reati di “voto di scambio politico mafioso. Sono contento anche che abbia approvato un decreto, la settimana scorsa, che sta rimettendo dentro dei boss di mafia”.

“A CONTE? NON GLI DIREI MAI ‘STAI SERENO'” – “Non direi mai ‘stai sereno'” al premier Conte per ovvie ragioni… “, ha scherzato infine Di Maio parlando della tenuta dell’esecutivo.

“Siamo tutti impegnati a lavorare in questo governo. Una squadra – ha aggiunto – nata in settembre che in gennaio si è trovata ad affrontare un fatto inedito. E credo che questo abbia cementato il rapporto tra di noi: al netto di alcune differenze di vedute, nella maggioranza c’è la consapevolezza di star progettando con i provvedimenti di oggi i prossimi anni del Paese”.

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