Smascherate frodi carni suine, sequestri salumifici italiani - QdS

Smascherate frodi carni suine, sequestri salumifici italiani

Antonino Lo Re

Smascherate frodi carni suine, sequestri salumifici italiani

martedì 12 Ottobre 2021

Salsicce, cotechini e salami per un valore di 50 mila euro sono stati sequestrati dal Comando per la Tutela Agroalimentare in diversi salumifici e prosciuttifici italiani. Si tratta dell’operazione ‘Barbecue Due’ per il controllo dei marchi di qualità della filiera zootecnica dove sono state riscontrate irregolarità per mancanza di indicazione della provenienza della carne suina.

I SEQUESTRI

A Ferrara sono stati sequestrati 333 kg di “Salsiccia Napoli piccante”, pronta alla commercializzazione e kg 160 di etichette irregolari. A Modena 1.200 sono le confezioni di “Cotechino cotto” per 600 kg; 132 confezioni di pasta ripiena “Cappello del prete cotto”, per 79 kg, 2.784 confezioni di salumi vari per 3.280 kg. Inoltre, sono state sequestrate 15 mila etichette evocanti il “Prosciutto di Modena DOP” e 93 kg di coppa di testa di Modena e Coppa di testa Bologna.

A Piacenza sono stati sequestrati 285 kg di carne suina lavorata (salame spianata, salame ungherese e salame Milano). Rilevate difformità, per evocazioni alle denominazioni di origine, in alcune aziende di lavorazione e trasformazione di carne suina.

Nelle provincia di Parma, presso un prosciuttificio, sono stati rinvenuti dei tranci di prosciutto crudo generico sottovuoto, privo del contrassegno distintivo a fuoco, ceduti come “Prosciutto di Parma DOP” e che la ditta acquirente impiegava nella produzione di pasta ripiena ribadendo, falsamente negli ingredienti, l’utilizzo del prodotto a marchio di tutela. Sequestrati 23 tranci di prosciutto crudo, per complessivi 51 kg. Denunciate tre persone, per frode in commercio e contraffazione di denominazione di origine di prodotti agroalimentari. A Pisa, sul sito web aziendale, veniva pubblicizzato del salame “cacciatore” evocando i “Salami italiani alla cacciatora DOP.”. Complessivamente sono state sanzioni per 17.700 euro.

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