Stop al reddito di cittadinanza: a Catania Servizi sociali a confronto

Stop al reddito di cittadinanza: incontro dei Servizi sociali, le parole dell’assessore VIDEO

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Stop al reddito di cittadinanza: incontro dei Servizi sociali, le parole dell’assessore VIDEO

Melania Tanteri  |
mercoledì 09 Agosto 2023

Un incontro promosso dal Distretto socio-sanitario 16, per presentare il report degli interventi attivati e delle programmazioni ipotizzate.

A Catania è una continua emergenza. Lo afferma l’assessore Bruno Brucchieri, titolare della delega ai Serivizi Sociali che, stamani, ha partecipato agli Stati generali del settore, riuniti a Palazzo degli Elefanti. Un incontro promosso dal Distretto socio-sanitario 16, coordinato da Lucia Leonardi, voluto per presentare alla città il report degli interventi attivati e delle programmazioni ipotizzate, quali misure di sostegno per le famiglie e le fasce più deboli della popolazione residente nel territorio.

Il reddito di cittadinanza e l’impatto nel Catanese

Sostegno oggi sempre più necessario, di fronte anche al recente stop al reddito di cittadinanza, misura che a Catania ha interessato quasi diecimila persone e che, in Sicilia ne ha coinvolte 37.600. Una popolazione che, in parte, dovrà essere presa in carico dai Servizi sociali. Che sul territorio, dunque, si stanno organizzando per costituire una rete efficiente che possa concentrare risorse e interventi.

Reddito di cittadinanza: le rassicurazioni dell’assessore

Ne ha parlato stamani lo stesso assessore che si è soffermato proprio sulla questione Rdc e sulle contromisure governative e locali. “Il reddito di cittadinanza è una misura che sapevamo fosse a termine- afferma. Lo sapevcamo nel 2019 quando è stata proposta, lo sapevamo quando è arrivato l’sms qualche giorno fa e lo sapevamo quando il decreto legge del 4 maggio è stato convertito in legge lo scorso 3 luglio, Ci saranno nuove misure – assicura il delegato del sindaco Trantino in materia di Famiglia e Servizi sociali: “So perfettamente che ci saranno nuovi ammortizzatori – dice – come l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione che partirà il primo settembre- Si tratta di misure a carattere nazionale: a carattere locale, valuteremo e predisporremo sicuramente un capitolo di bilancio là dove sarà possibile per aiutare Catania”.

Intanto oggi la Rete si confronta: raccoglierà tutte le anime del territorio – associazioni, istituzioni, cooperative, sindacati – che suggeriranno all’assessorato e ai dipartimenti il da farsi. “La rete – conclude Brucchieri – serve fondamentalmente per aiutare lo svuiluppo degli aiuti ai più fragili”.

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