Le Terme di Sciacca e la storia infinita: proteste per il recupero - QdS

Le Terme di Sciacca e la storia infinita: proteste per il recupero

Irene Milisenda

Le Terme di Sciacca e la storia infinita: proteste per il recupero

venerdì 08 Marzo 2024

Studenti, sindacati, associazioni e lavoratori: una mobilitazione a Sciacca per salvare il patrimonio e le attività. Il sindaco Termine: “Questa grande partecipazione obbliga la Regione a occuparsi del tema”

SCIACCA – A nove anni dalla chiusura delle Terme di Sciacca studenti, organizzazioni di categoria, sindacati, club service, associazioni di volontariato, culturali e sportive, liberi professionisti, operai ed impiegati, semplici cittadini e perfino la banda municipale, hanno aderito all’invito del Comitato civico Patrimonio termale, prendendo parte alla manifestazione di mobilitazione indetta per sollecitare la riapertura delle Terme.

“Un primo passo, quello della città di Sciacca, che non arresterà alla manifestazione odierna la sua azione di protesta, ma andrà avanti con sollecitazioni e contributi propositivi fino al raggiungimento dell’obiettivo di recupero del patrimonio e di ripresa delle attività termali”, dichiara Nino Porrello, portavoce del comitato.

Dal 2006 e fino al giorno della chiusura nel 2015, le Terme di Sciacca sono state gestite dalla società “Terme di Sciacca SpA”, costituita il 28 dicembre 2005 con una partecipazione azionaria della Regione siciliana pari al 74% e per il rimanente 26% dall’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca (ente pubblico economico della stessa Regione, che in tutto il periodo antecedente al 2006 aveva gestito le stesse Terme). Società che nel 2011 viene posta in liquidazione, e da li unica azionista e dunque proprietaria al 100% diventa la Regione siciliana.

Dall’ultimo tavolo tecnico presieduto dal presidente della Regione, Renato Schifani, con i dirigenti regionali competenti, è stato deciso di finanziare con il Fondo Sviluppo e Coesione gli interventi di ristrutturazione ed ammodernamento delle Terme di Sciacca ed Acireale, con l’obiettivo finale di coinvolgere imprenditori privati a cui affidare la gestione.

“La straordinaria partecipazione popolare alla manifestazione dei giorni scorsi sta inducendo la Regione ad occuparsi di un tema che fino ad oggi non è stato all’ordine del giorno”, ha detto il sindaco Termine.

Alla mobilitazione, partita da Piazza Scandaliato fino ad arrivare proprio davanti la sede delle Terme, hanno partecipato alcuni sindaci dei paesi limitrofi e anche alcuni deputati regionali; e se da un lato il deputato Margherita La Rocca Ruvolo esprime fiducia nel lavoro della Regione e del presidente Schifani, Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Ars dichiara: “ci sembra un film già visto, anche l’ex presidente Musumeci, poco prima della marcia del 2021 da Sciacca fino alla sede dela Regione, aveva sbandierato l’impegno per rilanciare il settore termale in Sicilia, ma ogni intervento si è poi rivelato pura propaganda. Il presidente Schifani disponga da subito un reale cronoprogramma di azioni per dare risposte alle migliaia di persone che, sono scese in piazza per contestare l’immobilismo delle autorità regionali su temi di grande rilevanza sociale, culturale ed economica”.

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