Unioncamere “Offriamo alle imprese opportunità di sviluppo” - QdS

Unioncamere “Offriamo alle imprese opportunità di sviluppo”

redazione

Unioncamere “Offriamo alle imprese opportunità di sviluppo”

venerdì 01 Ottobre 2021

Unioncamere Sicilia a Expocook, il presidente Pino Pace: “Sì all’internalizzazione”. Cooking show, tavole rotonde, dibattiti: professionisti a confronto

Unioncamere Sicilia ha partecipato partecipa come partner istituzionale a Expocook, che si è svolto dal 28 al 30 settembre.

“La partecipazione di Unioncamere Sicilia a Expocook – dice il presidente Pino Pace – ci è sembrato un fatto assolutamente naturale. Unioncamere, così come Sicindustria con cui abbiamo siglato anche un accordo di collaborazione, è la casa delle imprese e quindi non potevamo non promuovere una manifestazione così importante per un settore strategico per l’economia regionale”.

Siamo molto soddisfatti di questa partnership con Sicindustria/ Enterprise Europe Network – prosegue Pace – che ci sta permettendo di avvicinare le imprese del comparto agroalimentare dei singoli territori a molteplici opportunità di sviluppo sia di livello nazionale sia internazionale”.

“Unioncamere Sicilia – aggiunge Santa Vaccaro, segretario generale – promuove tutte le iniziative in favore dell’internazionalizzazione delle imprese attraverso il suo progetto “Internazionalizzazione” a valere del Fondo di perequazione 2019/2020 giunto alla sua terza edizione, patrocinando momenti di incontro e fieristici organizzati ad hoc per mettere in contatto le aziende e approfondire i più importanti temi del settore attraverso convegni, conferenze, presentazioni aziendali, incontri B2B e seminari tecnici. Expocook – sottolinea Santa Vaccaro – è una manifestazione innovativa che ha tutte le carte in regola per diventare evento fieristico di riferimento in Italia e in Europa per gli operatori del settore”.

“I partecipanti on line di ExpoCook si sono collegati su www.expocook2021.b2match.io, potendo scegliere a quali sessioni assistere, come fossero in presenza. Grazie alla tecnologia 3D, infatti, ExpoCook 2021 ha offerto agli espositori e ai visitatori l’opportunità di visitare gli stand virtuali in 3D, ascoltare grandi relatori da tutto il mondo durante i tanti workshop organizzati e passeggiare nei locali virtuali della fiera. I partecipanti hanno avuto anche anche la possibilità di essere presenti anche fisicamente per le conference, i cooking show e gli incontri B2B”.

“Più di 150 sono le aziende che hanno aderito all’iniziativa – conclude Pace – il cui numero è in continuo aumento e la cui attività gravita intorno all’ambito del food & beverage, attrezzature e utensileria all’abbigliamento da lavoro, dai surgelati e fresco ai prodotti agroalimentari per celiaci e vegani. Tanti i momenti dedicati alla conoscenza delle materie prime e alle metodologie di cottura tra cooking show, tavole rotonde, dibattiti e interventi dei professionisti del settore tra chef, pizzaioli, barman, caffetteria, mastri pasticceri e gelatai il cui filo conduttore è divulgare l’importanza della qualità delle materie prime utilizzate”, conclude Pace.

Unioncamere Sicilia a Travelexpo

Unioncamere Sicilia è stata presente a Travelexpo, la Borsa Globale dei turismi, che si è aperta lo scorso 25 settembre a Città del Mare, a Terrasini, con uno stand dedicato al marchio “Ospitalità Italiana”.

“L’obiettivo di partecipare attivamente a questo importante appuntamento, giunta alla XXIII edizione – spiega il presidente Pino Pace – perché crediamo con convinzione che il turismo è il volano propulsore della Sicilia, in grado di garantire sviluppo e crescita per le imprese della nostra Isola, che è una delle terre più ricche per patrimonio artistico e culturale, tra i più significativi e rappresentativi del nostro paese”.

Il fine principale della partecipazione di Unioncamere Sicilia a Travelexpo – sottolinea Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia – rimane sempre quello di sostenere e assistere il tessuto economico siciliano, ma anche con la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico dell’Isola. Altro punto cardine che fa parte della mission dell’ente è quello di sostenere l’export delle nostre imprese ed accompagnarle nei mercati internazionali, in modo da favorire la qualificazione e certificazione delle imprese e dei prodotti Made in Sicily, attraverso il Marchio “Ospitalità Italiana” e posizionarli su una vetrina di carattere nazionale ed internazionale come previsto dal progetto “Sostegno al turismo” del Fondo di perequazione 2019-2020.

“Per la Sicilia – conclude Pace – vogliamo un turismo tutto l’anno, senza riferimenti alle stagioni e ai periodi più o meno favorevoli, in quanto la Sicilia è una fra quei pochi luoghi che riesce a garantire contesti piacevoli tutto l’anno, grazie al clima sempre mite e al patrimonio unico che ha rivelato la Sicilia il giardino d’Europa e del Mediterraneo”.

Sicilia, export +16,4% è boom nel II trimestre ‘21

PALERMO – La Sicilia chiude il secondo trimestre di quest’anno con un +16,42% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che significa 4 miliardi 544.600 mila euro rispetto ai 3 miliardi 903.633 mila euro.
Se i dati del I trimestre erano stati scoraggianti con un taglio della vendita di merci e prodotti siciliani all’estero del -10,21% (nel 2020 si era già registrata una flessione del -24,25% e nel 2019 la riduzione era stata già allarmante con -14%), dall’analisi fatta dall’osservatorio di Unioncamere Sicilia emerge un dato di chiara ripresa rispetto agli ultimi numeri condizionati inevitabilmente dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia, scoppiata i primi di marzo del 2020.

Quasi tutti i prodotti merceologici vanno in terreno positivo, rispetto al II trimestre 2020, a partire dal settore coke e prodotti petroliferi raffinati 2 miliardi 316.547 mila euro (+20,2%), ed ancora sostanze e prodotti chimici 410 milioni 944mila euro (+3,52), alimentari, bevande e tabacco 381 milioni 375mila euro (+17,87%), prodotti agricoli, animali e della caccia 326 milioni 374mila euro (+12,27%), computer e apparecchi elettronici e ottici 298milioni 645mila euro (+6,74), ma anche metalli base, prodotti in metallo (+76,6%), articoli in gomma e materie plastiche (+13,89%). In terreno negativo apparecchi elettrici 8-4%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali (-13,75%) e altri minerali da cave e miniere (-23%).

Le esportazioni da sempre sono un tassello fondamentale dell’economia siciliana e questi dati sono sicuramente molto confortanti, ma non ci permettono di fare salti di gioia dopo i numeri assai negativi registrati nell’ultimo anno e mezzo e che sono stati inevitabilmente condizionati dall’emergenza sanitaria legata al Covid, che ha influenzato e condizionato ogni aspetto della nostra vita – spiega Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia. I numeri costituiscono una base importante per le imprese siciliane che possono e devono guardare con fiducia al futuro. Il balzo incredibile per esempio del settore attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento ci deve far riflettere”.

Guardando alle esportazioni per ciascuna provincia emerge che gli unici territori in terreno negativo sono Caltanissetta -43% e Messina -9%. Si distinguono di più Trapani +35,7%, Siracusa + 28,9%, Ragusa + 23% e Palermo +22%. Con riferimento all’export della Sicilia per area geografica si registrano aumenti, sempre rispetto al II trimestre 2020, nei vari Paesi: gli Stati Uniti con + 11,05% risultano il paese in cui la Sicilia esporta di più, seguono Spagna + 7%; Francia + 5,87%; Paesi Bassi + 5,4%; Germania + 5,3%, Belgio + 5,07%; Singapore + 4,7%; Gibilterra + 4,56%; Regno Unito +,3,78%; Egitto e Malta + 2,9%.

“Se guardiamo ai dati relativi alle aree geografiche – osserva Santa Vaccaro, segretario generale Unioncamere Sicilia – notiamo che oltre il 50% del valore complessivo dell’export siciliano è destinato a paesi dell’Unione Europea con oltre 2 miliardi e mezzo, seguiti da Asia orientale 616 milioni, America settentrionale 512 milioni e Africa settentrionale 483 milioni. Per volume di fatturato nel secondo trimestre 2021 i Paesi dove la Sicilia ha esportato di più sono Stati Uniti, Spagna e Francia”, conclude Vaccaro.

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