Vincite gioco nella dichiarazione redditi, quando e come dichiararle

Vincite al gioco, ecco quando e come vanno inserite nella dichiarazione dei redditi

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Vincite al gioco, ecco quando e come vanno inserite nella dichiarazione dei redditi

Redazione  |
martedì 05 Marzo 2024

La dichiarazione delle vincite al gioco: tutte le informazioni utili in vista della dichiarazione dei redditi 2024.

Le vincite del gioco vanno inserite nella dichiarazione dei redditi? E se sì, come si fa? Ogni anno persone appassionate di Lotto, Superenalotto, Million Day, scommesse sportive e altri giochi online e offline si pongono questa domanda in sede di dichiarazione.

Ecco le risposte alle domande su questo argomento e altri articoli utili in vista della dichiarazione dei redditi del 2024.

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Quando va dichiarata una vincita al gioco nella dichiarazione dei redditi?

Il sito dell’Agenzia delle Entrate specifica che le vincite ai giochi gestiti dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli e da altre società convenzionate con lo Stato (come Lottomatica e Sisal) sono soggette a ritenute in caso il valore complessivo del premio superi l’importo di 25,82 euro. Le disposizioni in questione “non trovano applicazione per i premi che concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente“.

La ritenuta su ciascuna vincita da gioco (quindi premi del Lotto, lotterie nazionali, giochi di abilità e concorsi pronostici esercitati dallo Stato) è compresa nel prelievo operato dallo Stato. Di conseguenza, gli importi vinti con questi giochi non vanno inserite nella dichiarazione dei redditi perché lo Stato ottiene la tassa dovuta prima di erogarla al vincitore. Si consiglia, però, di conservare la ricevuta in caso di accertamenti fiscali.

L’unico caso in cui la vincita da gioco va inserita nella dichiarazione dei redditi è se essa deriva da realtà non autorizzate a operare in Italia o nel territorio UE, come una vincita conseguita tramite un intermediario estero senza licenza per operare in Italia o nell’Ue.

Le tasse su vincite al gioco, scommesse e casinò online

Chiarito che non serve inserire nella dichiarazione dei redditi le vincite al Lotto, al Superenalotto, al Million Day o in altre tipologie di giochi e scommesse online e offline autorizzate, la domanda è: quali tasse applica lo Stato ai premi? Di seguito un breve schema riassuntivo:

  • Premi alle lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza: 10%; per vincite superiori ai 500 euro è previsto un prelievo addizionale del 6%.
  • Premi dei giochi svolti in spettacoli radio-televisivi, competizioni sportive o manifestazioni basate su prove di abilità: 20%;
  • Altre tipologie di premi: 25%;
  • Casinò online: per le vincite superiori a 500 euro si applicano tasse che variano dal 15% al 25% in base all’importo.
  • Lotto e Million Day: 8%;
  • Gratta e vinci e Superenalotto: tassazione al 20% per vincite superiori ai 500 euro.

Come vanno dichiarate le vincite al gioco?

Come specificato, non serve inserire le vincite al gioco nella dichiarazione dei redditi se sull’importo sono già applicate le tasse statali previste. Il contribuente può inserire eventuali altri premi da gioco, invece, nella sezione “redditi diversi” nella dichiarazione annuale dei redditi. Attenzione: si specifica che il gioco illegale – diverso da quello legale esercitato in Stati non appartenenti all’Ue – è reato e quindi sanzionabile.

Dichiarazione dei redditi, info utili

Di seguito alcuni articoli utili per chi deve fare la dichiarazione dei redditi nell’anno 2024.

Per ulteriori informazioni su bonus, agevolazioni e fisco, segui la sezione dedicata di QdS.it.

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