Ars, risolvere il pasticcio dell'esercizio provvisorio - QdS

Ars, risolvere il pasticcio dell’esercizio provvisorio

redazione web

Ars, risolvere il pasticcio dell’esercizio provvisorio

mercoledì 22 Gennaio 2020

Durerà quattro mesi, Armao: "Scelta obbligata per rispettare le prerogative del Parlamento". I documenti finanziari approderanno all'Ars entro il 3 febbraio

Seduta animata oggi a Palazzo dei Normanni sulla approvazione dell’esercizio provvisorio. Il Governo ha presentato un emendamento di riscrittura degli articoli 1 e 2 del ddl (poi approvati), che stabiliscono, tra le altre cose, anche la durata dell’esercizio provvisorio, dopo la sonora bocciatura del documento avvenuta martedì in Aula che ha dimostrato tutta la debolezza della maggioranza.

Prima di esaminare l’articolato sono intervenuti i deputati. Antonio Catalfamo, deputato del nuovo gruppo della Lega ha chiesto di non estendere il periodo di esercizio provvisorio, perché verrebbe interpretato come cattivo messaggio nei confronti delle famiglie siciliane, che invece attendono risposte concrete dal Governo. La Lega ha annunciato comunque il suo voto favorevole, ma solo nelle parti che riguardano il pagamento degli stipendi, astenendosi dal votare altre parti, ed ha ritirato tutti gli emendamenti per rendere più snella la procedura.

L’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao ha spiegato che la soluzione dei quattro mesi diventa non facoltativa, ma obbligatoria per rispettare le prerogative del Parlamento perché servono quaranta giorni per esaminare e approvare i documenti finanziari. Il governo aveva indicato due mesi di esercizio provvisorio, ma in commissione bilancio era emersa la necessità di estendere a tre mesi, che permettesse inoltre di portare a conclusione la trattativa con lo Stato. Armao ha quindi preannunciato che entro il 3 febbraio verranno depositati in Ars i disegni di legge di Bilancio e Stabilità, in modo tale che il Parlamento possa avere tutto il tempo necessario per esaminare i documenti ed approvarli.

Tecnicamente, sottolineano gli esperti, la Regione può andare avanti in gestione provvisoria ancora per alcune settimane ma senza un documento contabile la conseguenza è il blocco totale di spese correnti, pagamenti, accreditamenti.

E soprattutto gli stipendi dei quasi quindicimila dipendenti della Regione, 1350 dei quali dirigenti.

Barone (Uil), soluzione per non bloccare stipendi

“La Uil Sicilia – ha detto il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone – esprime grande preoccupazione per la situazione. Per questo chiediamo all’Ars di intervenire tempestivamente e con opportune modifiche anche al disegno di legge per evitare di bloccare stipendi e pensioni dei dipendenti ma anche tutte le spese della Regione”.

Cos’è avvenuto ieri sera in aula
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Come spiegato nell’articolo di ieri sera, l’Assemblea regionale aveva approvato un emendamento del M5s di soppressione dell’articolo 1 del disegno di legge che autorizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione, previsto per tre mesi e al Governo Musumeci mancati i voti della maggioranza (28 a favore e 27 contrari).

Musumeci, “Un incidente di percorso”

“Un incidente di percorso” lo ha definito il governatore Nello Musumeci parlando stamattina a margine di un convegno sulle infrastrutture organizzato dalla Cisl a Firenze.

“I numeri c’erano – ha spiegato Musumeci -, tre erano a fumare, uno era andato” in bagno, “mi sembra assolutamente un fatto non politico”.

“Dovesse diventare politico nei prossimi giorni – ha aggiunto -, è chiaro che il ragionamento si porrà su un terreno diverso. Ma poi è il bilancio provvisorio, quindi a chi farebbero danno? La verità è che ancora qualcuno non ha capito che bisogna inseguire gli obiettivi che la gente vuole. Qualcuno è convinto che l’elezione a deputato regionale sia un punto di arrivo, e non hanno capito che invece è un punto di partenza. Ma lo capiranno presto”.

M5S, “Mini finanziaria travestita da esercizio provvisorio”

“Questa mini-finanziaria, travestita da esercizio provvisorio – ha commentato il M5s – era sbagliata nella forma e nel contenuto. Ancora una volta si procede improvvisando e senza una vera bussola, a scapito dei siciliani che dal governo Musumeci finora non hanno avuto nessuna risposta. A questo punto il governo compia un atto di responsabilità, presentando un testo snello, eliminando tutto il superfluo e attenendosi a quello che prevede la legge”.

Fava, “Musumeci non si dimetterà ma dovrebbe farlo”

“Un voto politico – ha detto Claudio Fava – a scrutinio palese, che dimostra, ancora una volta, l’inesistenza di una maggioranza di governo. Qualunque presidente, con senso di responsabilità, ne prenderebbe serenamente atto e si dimetterebbe. Musumeci non lo farà mai”.

Lupo (Pd), “La maggioranza si è liquefatta, inutile polemica sul voto segreto”

“Il Governo regionale – ha sottolineato il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo – è stato battuto in aula con voto palese nominale. Solo 27 deputati di maggioranza hanno votato a favore dell’esercizio provvisorio. Finalmente si fa chiarezza sull’inutile polemica che il presidente Musumeci porta avanti da mesi sul voto segreto. La realtà è solo che il suo governo si è liquefatto e lo dimostra perfino l’assenza dei deputati componenti della giunta e del presidente ai lavori parlamentari”.

Armao, niente paralisi e oggi si prosegue

A tentare di gettare acqua sul fuoco è stato ieri il vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao.

“Nessuna paralisi – ha detto – quanto accaduto si è già verificato in passato e il risultato del voto palese dimostra che si tratta di un mero errore che può accadere nella dinamica parlamentare. L’obiettivo prioritario del Governo Musumeci è quello di approvare il ddl per dare risposte immediate ai siciliani”.

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