Menfi: il Centro civico con uffici comunali costato 4 mln €, fa acqua da tutte le parti - QdS

Menfi: il Centro civico con uffici comunali costato 4 mln €, fa acqua da tutte le parti

Alessandro Accardo Palumbo

Menfi: il Centro civico con uffici comunali costato 4 mln €, fa acqua da tutte le parti

giovedì 06 Dicembre 2012

Collaudato senza la certificazione dell’impianto elettrico. Adesso servono 70 mila € per le riparazioni

MENFI (AG) – Ha compiuto solo dieci anni, ma ha gli acciacchi di un matusalemme. È il ‘Centro civico polifunzionale’ della Città del vino. Infiltrazioni d’acqua, con relativi danni al primo ed ultimo piano della struttura, fanno bella mostra di sé, si fa per dire, a quanti si recano al suo interno per diversi motivi. L’immobile, infatti, ospita dal febbraio 2008 al primo piano, lo sportello decentrato dell’Agenzia delle Entrate di Sciacca, ma non solo: qui hanno sede anche altri uffici comunali. A pianterreno, inoltre, c’è la sede del Giudice di Pace, che non ha subito, al momento, danni.
ACQUA A SECCHI – Dalle foto scattate, alcuni giorni addietro, salta subito all’occhio il gocciolio continuo ed incessante che, dal tetto, termina in efficientissimi ‘cati’ o secchi che dir si voglia. I raccoglitori d’acqua sono stati messi lì probabilmente per evitare ulteriori danni al pianterreno. Il pavimento circostante i secchi è ricco, infatti, di chiazze d’umido e striature provocate dal perdurare delle infiltrazioni.
LE PERDITE DAL SOFFITTO – Dal lucernaio del primo piano appare evidente lo stato di degrado. Il cartongesso si è letteralmente sfaldato e si può intravedere una trave in ferro che mostra evidenti segnali di ossidazione. Lo stesso problema, si può riscontrare anche in molti altri punti e anche vicino a due dei quattro ascensori, che ovviamente non funzionano. Tutta la galleria del primo piano – alla cui destra e sinistra sono allocati spazi per uffici, che sono quasi tutti vuoti – è soggetta, in pratica, ad allagamenti che provocate chiazze ed umidità all’ambiente circostante.
UNA STORIA NATA MALE – “Per realizzare il ‘Centro civico’ – racconta al QdS Enzo Buscemi, consigliere comunale della lista civica ‘Menfi Vive’ (centrosinistra) – sono stati spesi 7 miliardi, 952 milioni di lire e spicci”. Sì, perché stiamo parlando di lavori effettuati con soldi pubblici, iniziati nel 1997 ed ultimati nell’agosto del 2002. “Si scoprì successivamente – continua Buscemi – che la struttura non aveva l’impianto elettrico idoneo, a termini di legge. Nonostante sia stata utilizzata per tantissimo tempo, nel momento in cui vi si doveva fare al suo interno il cinema, i Vigili del fuoco non danno l’agibilità – credo nel 2009 con questa amministrazione – perché manca la certificazione dell’impianto elettrico. Prima hanno dato un’agibilità provvisoria, durante la sindacatura di Nino Buscemi, nel ‘96-97, poi Botta non poté ripetere l’esperienza perché i Vigili del fuoco vollero vedere tutti i documenti di messa a norma degli impianti. Il problema è stato risolto nel 2010 poiché è stato dato, ad un tecnico esterno, un incarico ad hoc.
IL COLLAUDO MISTERIOSO – “Sin da subito – rivela l’esponente di ‘Menfi Vive’ – ci sono state infiltrazioni d’acqua. Non si capisce come sia stato possibile collaudare il centro civico visto che mancava la certificazione dell’impianto elettrico e ci pioveva dentro”.
CLIMATIZZAZIONE KO – “Ci si accorge, inoltre – svela Buscemi – che l’impianto di climatizzazione non funziona più da un paio d’anni a questa parte. La gara per la climatizzazione deve essere ancora espletata, quella per i lavori di manutenzione straordinaria è stata già espletata l’estate scorsa, ma per iniziare i lavori si aspettava l’approvazione del bilancio, concretizzatosi pochi giorni addietro. In realtà la manutenzione degli immobili comunali è stata, negli ultimi anni un po’ abbandonata, tanto è vero – conclude il consigliere – che il responsabile della manutenzione, che oggi è Antonino Di Giovanna, per tre anni non era più adibito a tale mansione”.
COSA DICE IL SINDACO – “Abbiamo già un piano di recupero di questa parte del tetto – dichiara al QdS il primo cittadino, Michele Botta – poiché, per ripristinarlo, possiamo investire le risorse svincolate dall’approvazione del bilancio comunale. Dobbiamo riparare i danni di chi ha fatto in malo modo i lavori, perché non è possibile che una struttura così giovane possa subire dei danni, come le case di 100 anni fa”.
 

 
Il sindaco Michele Botta: “Soldi pubblici mal spesi”

MENFI (AG) – Dai dati risulta che il centro civico sia stato ultimato nel 2002, con una spesa di 8 miliardi delle vecchie lire: “E quindi ancora una volta – afferma Botta – soldi pubblici mal spesi, poi è compito di chi arriva ultimo, riparare i danni degli altri. Lo facciamo ben volentieri. Abbiamo il progetto pronto, l’impegno preso, quindi credo che in pochissimo tempo potremo togliere questa brutta situazione del Centro civico”. Ma la gara d’appalto ancora non è stata fatta e la spesa preventivata è di oltre 70 mila euro. I fondi proverranno, spiega Botta, da economie di spesa stornate per questa struttura.
Che tempistica prevedete per l’ultimazione dei lavori?
“Prima dell’estate prossima, sicuramente, i lavori avranno inizio e saranno completati”.
Come è stato possibile avallare il collaudo del Centro civico, costato quasi 8 miliardi, quando – appena ultimati i lavori – già mancava la certificazione di messa a norma dell’impianto elettrico?
“Il collaudo, come lei saprà, è stato fatto prima che mi insediassi io”.
Sì, certo, però ci saranno dei responsabili a livello dei dirigenti comunali che hanno avallato il collaudo. Avete verificato chi sono, o no?
“Sinceramente no, però mi ha messo una pulce nell’orecchio, per cui potrà essere una delle prossime cose che farò”.
In questi 70 mila euro sono compresi anche i lavori per la riparazione della climatizzazione?
“Credo di si, perché è un problema di pompa, quindi la pompa non ha un costo particolarmente elevato”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017