Il parere motivato è il secondo stadio della procedura d’infrazione comunitaria, un ultimo avviso prima di un eventuale (e in questo caso pressoché certo) ricorso in Corte europea di Giustizia. Un primo avviso, con l’invio di una “lettera di messa in mora”, era stato inviato all’Italia nel giugno 2016. L’Italia ha l’obbligo di predisporre dei piani di miglioramento della qualità dell’aria con le misure appropriate per mettere fine al più presto al superamento dei limiti giornalieri e annuali. Ma, afferma una nota della Commissione, “le misure legislative e amministrative prese dall’Italia finora si sono dimostrate insufficienti ad affrontare il problema”. L’Italia ha due mesi per rispondere alla Commissione.
Difesa fitosanitaria da erbe infestanti e afidi: a rischio agrumi, uva e ortaggi
di Michele Giuliano
Tra le direttive regionali per salvaguardare le colture l’utilizzo di Sulfoxaflor e Napropamide per il contenimento di cocciniglie ...