Contraffazione monete da 2 euro, un fenomeno in forte aumento - QdS

Contraffazione monete da 2 euro, un fenomeno in forte aumento

redazione

Contraffazione monete da 2 euro, un fenomeno in forte aumento

martedì 21 Maggio 2013

Sempre più le denunce dei negozianti: +17% rispetto allo scorso anno

PALERMO – Aumenta il numero di monete in euro contraffatte in circolazione. I criminali stanno prendendo di mira principalmente le monete da due euro. Essa resta di gran lunga la moneta più ambita per questa attività criminosa (quasi due monete su tre tra quelle rilevate). Sempre secondo gli inquirenti, le organizzazioni dei falsari hanno individuato nel Belgio il ventre molle dell’Unione per i traffici dalla Cina che è diventata la porta d’ingresso per l’Ue per lo smercio delle monete.
Il numero di euro metallici falsi ritirati dalla circolazione è aumentato del 17%, da 157 000 nel 2011 a 184 000 nel 2012.
 
A fronte dei 16,5 miliardi di monete attualmente in circolazione, il tasso di falsificazione è pari a 1 su 100 000 monete autentiche. Intanto in Italia numerosi infatti sarebbero i soldi in metallo contraffatti che circolano in bar, negozi, supermercati. Un fenomeno che se non assume ancora i caratteri dell’emergenza, poco ci manca e che riguarda soprattutto le monete più di valore, tanto che le denunce da parte di negozianti sono sempre di più. Per i negozianti non è sempre facile riconoscere le copie: spesso sono molto simili agli originali e differiscono da questi solo per piccolissimi dettagli. Prese di mira in particolare le macchinette di vario genere, dai distributori di bibite o di biglietti ai parchimetri, anche se sono tarate in modo tale da riconoscere peso e dimensioni delle monete.
Di sicuro è necessaria un’azione più incisiva contro i contraffattori in Europa. Inoltre è importante per i consumatori sapere che la legge prevede che appena si scopre un falso questo deve essere consegnato a uno dei soggetti indicati dalla legge, tra i quali ci sono le banche, gli uffici postali, le società di investimento e di gestione del risparmio, gli agenti di cambio e le imprese di assicurazioni. Spetterà poi a questi soggetti consegnare tempestivamente i soldi sospetti al Centro nazionale di analisi della Zecca dello Stato. Se questi dovessero risultare legittimi, verranno rimborsati i soldi equivalenti, se invece dovessero risultare falsi, nulla sarà dovuto all’esibitore.

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