Il Pd deve scegliere se allearsi col Terzo polo - QdS

Il Pd deve scegliere se allearsi col Terzo polo

Raffaella Pessina

Il Pd deve scegliere se allearsi col Terzo polo

sabato 28 Maggio 2011

Dopo le amministrative l’Assemblea torna a riunirsi martedì prossimo. In caso negativo a rischio le poltrone a Palazzo d’Orléans

PALERMO – Fine settimana dedicato alle elezioni amministrative e tutti i politici sono impegnati nelle chiusure delle campagne elettorali. Sono 27 i Comuni siciliani che andranno al voto il 29 e 30 maggio per il rinnovo degli organi amministrativi. Una curiosità negativa: tra i 120 candidati a sindaco, le donne sono meno del 5%.
Secondo i dati forniti dal Viminale e dalla Regione Sicilia, delle 27 amministrazioni chiamate a eleggere il sindaco, 13 hanno una popolazione maggiore di 15 mila abitanti, e potrebbero dunque essere chiamate al secondo turno, i prossimi 12 e 13 giugno.
L’unico capoluogo di Provincia chiamato alle urne è Ragusa (circa 69 mila abitanti). Tutte le province siciliane saranno comunque interessate dal voto, ad esclusione di quella di Enna.
Nella classifica dei Comuni più popolosi che in Sicilia rinnoveranno sindaco e giunta comunale ci sono a seguire dopo Ragusa: Vittoria (55.317 abitanti), Bagheria (50.854), Canicattì (31.713), Favara (31.098), Lentini (24.748) e Noto (23.065). Dei 27 Comuni coinvolti, non tutti vanno al voto per scadenza naturale del mandato: a Terrasini (Palermo), Sortino e Ferla (Siracusa) i sindaci sono stati sfiduciati. Mentre a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta), e Favara (Agrigento), i primi cittadini si sono dimessi.Non si voterà a Castrofilippo, in provincia di Agrigento, originariamente inserito nell’elenco, perché il Consiglio dei ministri ha sciolto il Consiglio comunale per avere riscontrato forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata. In tutto saranno 102 gli aspiranti a sindaco e tra questi solo 5 donne. In 20, invece, lotteranno per un riconferma.
I consiglieri comunali da eleggere sono invece 505. per i consigli comunali vi sono 4.755 candidati, di cui 951 donne (il 20%).
La scheda per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale è azzurra, mentre per il consiglio circoscrizionale è rosa. Si può votare un candidato alla carica di sindaco e una lista qualsiasi che sia collegata o meno al sindaco che si vota. Come sempre accade, non è facile per il cittadino che va a votare apporre i giusti segnali sulle schede, che a volte vengono annullate per mancanza di chiarezza.
Nei comuni con più di 10 mila abitanti sarà eletto sindaco il candidato che ottiene la metà più uno dei voti validi.
In caso contrario gli elettori, il 12 e 13 giugno, saranno chiamati a scegliere tra i due candidati a sindaco più votati al primo turno. In tale occasione la scheda sarà di colore viola.
I parlamentari, finita la tornata elettorale riprenderanno regolarmente la prossima settimana i lavori a Palazzo dei Normanni. Martedì prossimo all’ordine del giorno si discuterà il disegno di legge sulla “Riorganizzazione e potenziamento della rete regionale di residenzialità per i soggetti fragili.” (n. 582/A). Ma si dovrà anche votare la pubblicazione della legge sulla formazione professionale senza la parte impugnata dal Commissario dello Stato. E la maggioranza alla Regione continua ad essere scossa da polemiche: questa volta è Italia dei Valori che non vuole fare alleanze con il Terzo Polo, ma soprattutto con il governatore Raffaele Lombardo. Il Pd dovrà quindi fare una scelta tra l’appoggio, interno od esterno al Terzo polo oppure mantenere una propria identità, ma a scapito di alcune poltrone in Giunta a Palazzo d’Orléans.

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